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Etichette chiare e scaffali separati per i cibi che contengono farine di insetti, nello specifico quelle ricavate da grilli, locuste, larve e tarme. È la risposta del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare alla Commissione europea che a inizio anno ha dato via libera alla commercializzazione all’Acheta domesticu, ovvero il grillo domestico in polvere, entrato ufficialmente sulle nostre tavole il 24 gennaio scorso. Nei mesi precedenti Bruxelles aveva approvato anche la possibilità di vendere prodotti a base di tarme essiccate e di locuste migratorie. I quattro decreti firmati ieri dal ministro Francesco Lollobrigida, d’intesa con i colleghi Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Orazio Schillaci (Salute) hanno come obiettivo la tutela del consumatore, che dovrà sempre essere messo a conoscenza (e in guardia) su cosa sta comprando al supermercato.
 

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