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Piccola Nissan Juke ibrida

Simone Vitta
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La «piccola» Nissan Juke Hybrid rilancia la sfida, si aggiorna dal punto di vista estetico e ora anche da quello tecnologico grazie alla nuova motorizzazione full hybrid, senza spina, ma anche senza problemi di autonomia. Monta il 1.6 aspirato da 94 cv e il motore elettrico principale (49 CV), con un generatore secondario (20 cavalli) che attiva il quattro cilindri e genera corrente per la piccola batteria da 1,2 kWh: soluzione ereditata dalla «cugina» Renault. Con un pieno si superano gli 800 chilometri di autonomia, che sono un raggio d’azione da automobile alimentata a gasolio.


Fantastico all’utilizzo il cambio elettro-attuato, senza frizione e sincronizzatori, che lavora bello fluido e sempre col tiro giusto. Molto importante per la qualità della guida la dotazione di ADAS di Nissan Juke Hybrid: guida assistita di secondo livello facilmente attivabile tramite col pulsante Pro-Pilot sul volante.

Anticonformista l’abitacolo, molto originale, all’interno del quale non manca davvero nulla e c’è un notevole connotazione sportiva. Il bilancio è assolutamente positivo, l’auto è ben rifinita e in grado di coniugare al meglio praticità di guida, parsimonia e inquinamento minimo: senza tralasciare il piacere di guida.
La Juke 1.6 HEV nell’allestimento top Tekna che abbiamo utilizzato per il test costa 32.860 euro. 

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