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Mazda CX-5 fascino giapponese

Simone Vitta
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Grande, comodo, con tanto spazio e soprattutto molto facile da utilizzare nonostante le dimensioni. È il nuovo Suv Mazda CX-5 che si distingue dalla concorrenza non solo per le sue linee sobrie e compatte, ma anche per una semplicità che non ti aspetti. 


Abbiamo testato la versione Newground con motorizzazione 2.2 litri Skyctive Diesel da 150 cavalli e cambio automatico. Mazda va contro corrente e si presenta con una motorizzazioni d’impostazione «tradizionale», quindi prive dell’ausilio di batterie e power unit. Il tutto, in nome di una chiara (e dichiarata) filosofia progettuale, che punta ad affrontare le istanze ambientali con un approccio concreto.
Tre le nuove versioni che si aggiungono, infatti, alle già note Business ed Exceed. Oltre alla Newground della prova sono disponibili infatti anche le nuove Homura e Signature. 


Il diesel, nonostante l’incessante demonizzazione (a tratti insensata, vista l’efficienza raggiunta dalle ultime unità prodotte), resta una scelta molto azzeccata per questo tipo di auto che unisce la necessità di avere ampio spazio, alla comodità dell’utilizzo quotidiano. Costa 40mila e 100 euro nell'allestimento da noi testato. 

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