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Volvo EX90 Suv da 600 chilometri

Simone Vitta
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Un Suv da sette posti, solo elettrico con oltre 600 chilometri di autonomia. Questo in estrema sintesi il Dna del nuovo Volvo EX90. Ma c’è di più. Il nuovo modello è infatti un ulteriore passo verso la completa elettrificazione della gamma della casa svedese prevista entro la fine del decennio, passando per una tappa intermedia nel 2025 quando si punta a vendere 1,2 milioni di auto, al 70% ibride e al 30% Bev. A dimostrazione di una strategia di lungo termine, la nuova Volvo è equipaggiata con l’hardware necessario per abilitare la ricarica bidirezionale.

 

Ovvero, si può utilizzare la batteria dell’auto come fonte di energia per alimentare la tua casa, altri dispositivi elettrici o un’altra auto elettrica Volvo. È la premessa per creare reti di accumulo diffuso, per supplire alla carenza di energia quando le rinnovabili non sono disponibili. La Volvo EX90 si dimostra così come una vera e propria world car, tanto che sarà costruita negli Stati Uniti a partire dal prossimo anno e successivamente anche in Cina. 

 


Entrambi gli impianti di produzione si prevede che siano climaticamente neutri, mentre l’intera Volvo si prefissata la neutralità ambientale per l’intero gruppo nel 2040. La EX90 oggettivizza questa obiettivi: utilizza circa il 15% di acciaio riciclato, il 25% di alluminio riciclato e 48 chilogrammi di plastica riciclata e materiali a base biologica, che corrispondono a circa il 15% della plastica totale utilizzata nell’auto. La versione a trazione integrale bimotore è alimentata da una batteria da 111 kWh e da due motori elettrici a magneti permanenti che insieme forniscono nella sua versione ad alte prestazioni 380 kW (517 CV) e 910 Nm di coppia. Tra le peculiarità della nuova Volvo i tempi di ricarica: si arriva all’80% in meno di 30 minuti. 
 

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