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Nuovo Defender, che spettacolo!

Simone Vitta
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Sessantotto anni fa nasceva l’idolo di tutti i fuoristradisti, la Land Rover Defender, che tra un aggiornamento e l’altro, ha tirato dritto fino al 2016. Poi tante voci sulla nuova versione. Ora è arrivata e noi l’abbiamo provata. Addio al vecchio schema con il telaio: scocca portante in alluminio, ma che i tecnici accreditano per un’incredibile rigidità torsionale. Le linee sono affusolate, con sbalzi ridotti e lasciano intravedere le possibilità del mezzo. Al momento, c’è solo la 110, che sfora i 5 metri ed è disponibile anche con 7 posti, poi arriverà  anche la 90. Sotto al cofano della nostra versione, romba un 2.0 litri turbodiesel da 240 Cv, con 431 Nm di coppia, che si fanno sentire, nonostante peso e dimensioni. Il cambio è un automatico ZF ad 8 rapporti, ovviamente con ridotte, il differenziale centrale è bloccabile e, come optional, c’è anche il posteriore bloccabile. L’elettronica è affidata al Terrain Response 2, che mette a disposizione tanti programmi per il fuoristrada (fango, neve, roccia, ecc), anche personalizzabile secondo specifiche esigenze. Di serie: 4 sospensioni indipendenti e, sempre optional, ci sono le molle ad aria, che fanno alzare l’auto, quando serve, portandola a 29 cm da terra, tanta roba per il fuoristrada. Obiettivamente, il motore va come un missile ed i consumi, anche ad esagerare, non scendono sotto i 10 a litro. In città si guida alla grande, certo, su misto stretto non si deve esagerare, ma sul fuoristrada è davvero incredibile. La nostra versione, superaccessoriata, la si porta a casa con 73.300 euro. 

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