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#Electrifyou, il futuro secondo Bmw

Giovanni Massini
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Parte da Roma, la road map sull’elettrico voluta da BMW, per poi approdare a: Milano, Napoli, Bologna e Firenze. Si tratta di una chiacchierata quanto mai interessante, per fare il punto sulla gamma elettrificata e sul futuro dei mezzi della casa tedesca e provare anche qualche auto. La Bmw, che già dal 2013 ha messo sul mercato una delle elettriche pure più convincenti, la i3, che si è confermata anche tra le più gettonate del settore, in car sharing, ha deciso d’investire 30 milioni di euro, entro il 2025, in ricerca e sviluppo. Entro il 2020, la gamma elettrificata di casa conterà almeno 14 modelli, tra: ibride, plug-in ed elettriche pure ed entro la fine dell’anno, tra Mini e Bmw, si stimano vendite di circa 500.000 mezzi elettrificati. Un trend destinato a crescere a livello esponenziale, dove la parte del leone la giocheranno, sicuramente, le “Plug-in” (auto in grado di andare fino a 100 km in solo elettrico, ma dotate anche di motore termico, che gli consente un utilizzo a 360 gradi) ed è qui che la casa dell’elica sta investendo tanto, con modelli pronti fin da oggi, come la X3, disponibile anche in versione puramente elettrica, con 460 km di autonomia (protocollo WLTP). Il futuro dell’elettrico BMW è rappresentato dalla “Vision iNext”, che dovrebbe arrivare sul mercato il prossimo anno. Per il momento si tratta di un prototipo, molto verosimile ed anticipa tutte le chicche tecnologiche che arriveranno: autonomia fino a 600 km, capacità, se consentito, di guida autonoma di III livello (praticamente l’auto fa tutto da sola), sfruttamento ottimale dello spazio interno, con comandi inseriti un po’ dappertutto, praticamente basta parlare o fare un gesto e l’auto capisce. La Bmw è anche una delle poche case, che mantiene la barra dritta, sul fronte produzione batterie: vuole fare tutto in casa. Questo stravolgimento tecnologico, che però non è proprio così immediato, necessita di sistemi di gestione intelligenti e molte Plug-in Bmw sono già in grado d’interfacciarsi con le città europee, che hanno un’app, in grado di far commutare automaticamente il funzionamento in elettrico, quando si entra nei centri storici. In italia, sta lavoando su una cosa simile, la città di Torino.

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