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Calcio, il video sfogo di Osvaldo: “Sono in cura psichiatrica, non riesco a uscirne da solo”

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«Non so se si tratta di una richiesta di aiuto o se semplicemente ho la necessità di parlarne ma soffro da tempo di una depressione molto grave. Una depressione che mi ha fatto cadere in alcune dipendenze, alcol e droghe. E la verità è che mi trovo in un momento in cui la mia vita mi sta sfuggendo di mano». Salito alla ribalta delle cronache argentina per la separazione dalla nota giornalista Daniela Ballester, Pablo Daniel Osvaldo pubblica sui social un video-shock per raccontare il difficile momento che sta vivendo. 

 

 

«Sono in cura psichiatrica e sto assumendo farmaci - riconosce il 38enne ex attaccante, ritiratosi nel 2020 e visto in Italia con le maglie di Atalanta, Fiorentina, Roma, Juve e Inter -. Soffro di mancanza di autostima, depressione. Le mie dipendenze dovute alla rabbia mi hanno portato all’autodistruzione e distruggono anche le persone intorno a me. Vivo praticamente da solo, chiuso in casa. Non esco, non faccio nulla di produttivo nella mia vita e a volte non ho nemmeno voglia di alzarmi dal letto. Perché vi dico tutto questo? Penso che sia l’unico modo per uscirne, lasciare che le persone sappiano davvero cosa mi sta succedendo. È difficile uscirne, ricado nelle dipendenze e mi isolo dalle persone che amo. Ed è molto difficile per me andare avanti». 

 

 

Osvaldo ricorda il suo passato da calciatore di alto livello: «Ero una persona completamente diversa, piena di sicurezza, fiducia. Oggi non mi riconosco. E faccio fatica a venirne fuori». L’ex attaccante italo-argentino, sceso in campo anche con la Nazionale italiana, invita chi sta vivendo un momento simile al suo a parlarne in famiglia, anche se è difficile, e chiedere aiuto: «So che ne uscirò e che tornerò come prima. Ancora non ho capito come sono arrivato fin qui, sinceramente. Ma può succedere a chiunque. Non ho un lavoro stabile. Ho speso praticamente tutti i miei risparmi perché non avendo alcun reddito i soldi non durano per sempre. Ma questo è il meno, perché i soldi non mi hanno mai interessato. Sono nato povero e posso morire povero e questo non mi importa. Ma ciò che più mi fa male è che sto diventando più povero qui, nella mia anima. Spero un giorno di poter tornare ad essere quello di prima». 

 

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