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Sinner-Djokovic, il record statistico che dice tutto: "Non era mai successo"

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La semifinale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic passerà alla storia non solo perché per la prima volta un tennista italiano arriva in finale agli Australian Open, ma anche per alcuni dati statistici interessanti. La più significativa riguarda le palle break conquistate dal campioni serbo Djokovic: zero. Non è mai successo in un torneo del Grande Slam (esiste un precedente, ma in quel match Nole non concluse la partita: nei quarti di finale di Wimbledon 2017, quando si dovette ritirare contro il ceco Tomas Berdych sotto 7-6 2-0). Insomma, un'altra statistica d'oro per Sinner. 

 

Tornando a Djokovic, si ricorda che è la prima sconfitta in una semifinale a Melbourne, 2195 giorni dopo la sua ultima sconfitta in Australia. Un numero che per pura casualità (o forse no?) si ripete: la sconfitta a Wimbledon contro Carlos Alcaraz nel 2023 è avvenuta 2195 giorni dopo la sua precedente sull’erba del torneo inglese. Per gli amanti delle statistiche, poi, ce n’è una particolarmente interessante (e beneaugurante): Jannik è il giocatore più giovane a raggiungere la finale dell’Australian Open dal 2008, quando a 20 anni e 250 giorni ci arrivò proprio Novak Djokovic che poi vinse quel torneo e iniziò a riscrivere tutti i record della storia del tennis.

 

Il grande giorno per l'azzurro è domenica 28 gennaio quando si giocherà la finale contro il russo numero 3 del mondo Daniil Medvedev, che ha sconfitto in rimonta il tedesco numero 6 del seeding Alexander Zverev con il punteggio di 5-7, 3-6, 7-6 (7-4), 7-6 (7-5), 6-3 dopo una battaglia di quattro ore e 18 minuti. Il bilancio degli scontri diretti tra 
Sinner e Medvedev al momento è di 6 vittorie a 3 per il russo, che però ha rimediato le tre sconfitte negli ultimi tre incontri giocati con l’azzurro nella semifinale delle Atp Finals e nelle finali di Vienna e Pechino.

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