Napoli, "falso in bilancio". Guai per Aurelio De Laurentiis: cosa farà la procura
La procura di Roma ha chiuso l’inchiesta nei confronti del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. L’accusa è quella di falso in bilancio. Il procedimento è legato alle presunte plusvalenze fittizie sull’acquisto dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen, nel 2020. L’iscrizione di De Laurentiis a Roma è avvenuta dopo l’invio degli atti da parte dei pm partenopei. Il fascicolo, avviato dai magistrati della Capitale nel settembre scorso, è stato trasmesso dalla procura di Napoli. Nel giugno 2022, su mandato dei magistrati napoletani, gli investigatori della Guardia di finanza aveva sequestrato le carte relative all’acquisto del nigeriano Osimhen - dal club francese del Lille per circa 71 milioni di euro, 50 cash e gli altri attraverso i cartellini di alcuni calciatori - con perquisizioni svolte a Castel Volturno, Roma e in Francia.
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Il 415 bis, atto di chiusura inchiesta da parte della procura di Roma, riguarda, oltre al presidente del Napoli anche la società sportiva Calcio Napoli e il consiglio di amministrazione all’epoca dei fatti. L’accusa contestata dai pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, dopo l’invio degli atti da parte dei pm partenopei, è di falso in bilancio. Il calcio continua ad essere nel mirino della magistratura per le operazioni di calciomercato.
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