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Champions League, Manchester City-Inter 1-0. Rodri spezza i sogni nerazzurri: triplete per Guardiola

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Il Manchester City batte l’Inter 1-0 e vince la prima Champions League della sua storia. All’Ataturk Stadium di Istanbul Pep Guardiola (già vincitore del trofeo con il Barcellona nel 2009 e nel 2011) diventa il sesto allenatore ad alzare la Coppa dei Campioni con due squadre diverse (dopo Happel, Hitzfeld, Mourinho, Heynckes, Ancelotti), completando anche il suo secondo triplete in virtù delle vittorie in Fa Cup e Premier League: è la rete di Rodri a regalare ai Citizens il Treble, il secondo della storia inglese a 24 anni dall’impresa dei ‘cugini’ del Manchester United. 

In Turchia Guardiola si salva su tre clamorose palle gol dell’Inter e batte anche la sorte: come nella finale persa del 2021 col Chelsea, il tecnico deve rinunciare in corso d’opera al talento di De Bruyne, costretto ad uscire per infortunio. Al 36’ scatta quindi l’ora di Foden contro un’Inter coraggiosa e aggressiva, con Inzaghi che preferisce l’ex Dzeko a Lukaku dal 1’. La prima occasione è di Bernardo Silva al 6’: dribbling e mancino morbido, palla fuori di poco. Al 28’ Haaland sfonda e calcia, ma Onana respinge. Al 56’ finisce la partita di Dzeko, esausto e a terra per problemi fisici, e inizia quella di Lukaku. Due minuti dopo, un’incomprensione tra Bernardo e Akanji spalanca la via verso la rete di Lautaro che tenta il tiro da posizione defilata e non l’assist per Lukaku o Brozovic: Ederson mura la conclusione e cancella la prima chance da gol dei nerazzurri. 

È un’occasione che pesa, perché al 68’ il City firma l’1-0: imbucata di Akanji per Bernardo Silva che scarica al centro area. Sulla respinta della difesa il più puntuale è Rodri che piazza col destro la palla in rete: un tiro da applausi che supera con l’effetto i difensori a difesa della porta. L’Inter al 71’ risponde. Su una palla spiovente in area, Dimarco ha due occasioni di testa: con la prima colpisce la traversa e con la seconda spara su Lukaku ad un metro dalla linea. Ed è il belga nel finale ad avere la palla dell’1-1, ma di testa a botta sicura su assist di Gosens trova la parata di Ederson (più errore del belga che miracolo del portiere), che si ripete sull’ex Atalanta in pieno recupero. È l’ultima parata decisiva. Il City è la 23ª squadra a laurearsi campione d’Europa.

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