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Tennis, Rafa Nadal gela i tifosi: "Il 2024 sarà l'ultimo anno della mia carriera"

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Luca De Lellis
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Somiglia tanto all’abdicazione di un Re. The King of Clay, come è stato ribattezzato il 22 volte campione Slam, Rafael Nadal. Era ormai nell’aria, ma l’annuncio ufficiale fa comunque il suo effetto. Durante la conferenza stampa convocata nella sua Accademia di Manacor il tennista maiorchino ha dichiarato la sua rinuncia al Roland Garros. Scuro in volto come poche volte lo abbiamo potuto vedere in questi vent’anni di carriera, lo spagnolo ha ammesso: “Non giocherò al Roland Garros. Non sono in grado di giocare, e non ho intenzione di andarci solo per fare da comparsa. Non è una decisione che ho preso io, ma è una decisione che ha preso il mio corpo”.

Non poter difendere il titolo vinto lo scorso anno in finale con Ruud, nel torneo che più di tutti lo ha reso uno dei giocatori più amati e vincenti nella storia del tennis, ha rappresentato un pugno allo stomaco anche per uno come lui. Uno che non molla mai di un centimetro. Un dominio lungo 17 anni nella terra rossa di Parigi: 112 vittorie in 115 partite dalla prima partecipazione del 2005. Nadal non è uscito sconfitto da nessuna delle 14 finali conquistate: numeri senza precedenti e probabilmente irripetibili per un tennista in un singolo torneo. Stavolta il Court Philippe-Chatrier che lo ha visto trionfare così spesso non potrà ospitarlo.

Poi un altro annuncio, ancor più complicato da digerire per tutti gli appassionati e per i fan del maiorchino: il 2024 sarà l’anno del ritiro. La passerella finale, l’ultimo ballo per Nadal. Che spera quantomeno di viverlo da protagonista, e non in sofferenza come questo nerissimo 2023: “Il mio obiettivo è quello di fermarmi e provare ad assaporare appieno la prossima stagione, che probabilmente sarà l'ultima, e durante quella stagione dire addio a tutti i tornei che sono stati importanti nella mia carriera, e farlo essendo competitivo. Se dovessi continuare a giocare ora, non credo sarei in grado di farlo”. Ciò significa, con buone probabilità, che dovremo abituarci a non veder giocare Nadal per il resto della stagione.

Si è lasciato poi andare a una battuta sulla sua salute fisica, ma anche sull’umore: “Sto meglio ora che una settimana fa. Ma sono un po’ triste perché ho perso una stagione importante, mi sentivo preparato dal punto di vista tennistico, potevo competere per gli obiettivi più importanti, ma dal punto di vista fisico le cose stanno diversamente, e bisogna accettare le cose come sono. Ho tante altre cose belle nella mia vita che mi aiutano a essere felice della mia esistenza”. Dopo Federer, un altro pilastro dei Big Three è sul viale del tramonto. E, forse, tutti sognano una riedizione di quell'addio mano nella mano anche per Nadal.

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