Conference League, Lazio rimontata e sconfitta dall'Az Alkmaar
L’altalena Lazio questa volta lascia a terra i ragazzi di Maurizio Sarri. Dopo il bel successo contro la capolista Napoli, i biancocelesti steccano il primo appuntamento in Conference League contro l’Az Alkmaar, confermando di esser ancora alla ricerca di una continuità sul piano del gioco e mentale. I padroni di casa disputano una buona mezz’ora, sbloccano il match con una magia di Pedro, ma poi si fanno rimontare dagli olandesi, che capitalizzano al massimo le rare sortite in area di rigore avversaria ottenendo una vittoria preziosa (2-1) in vista del ritorno in programma tra una settimana. La Lazio, nonostante una brillantezza venuta meno nella ripresa, fa incetta di palle gol una volta andata sotto ma non riesce, in parte per imprecisione, in parte per sfortuna, a raddrizzare una partita comunque controllata a lungo. Le chance di ribaltare il risultato e staccare il pass per i quarti tra una settimana permangono nonostante un ko amaro e inatteso, ma in Olanda servirà più concretezza e una maggiore continuità per conquistare una qualificazione che si è improvvisamente complicata.
Sarri riduce al minimo il turnover: a parte l’infortunato Immobile riposano solo Romagnoli, non in perfette condizioni, e Vecino, il match winner del ’Maradonà. La qualità del centrocampo e l’imprevedibilità del tridente biancoceleste mettono subito in affanno gli ospiti, in difficoltà fin dai primissimi minuti. Zaccagni, scatenato sulla corsia mancina, serve a Milinkovic Savic un cross al bacio che il serbo spreca, poco dopo sul lato opposto una volata di Lazzari mette in difficoltà Goes, che sfiora l’autogol. La netta superiorità in campo viene capitalizzata dai padroni di casa al 18’, quando l’ennesimo affondo di Zaccagni premia il movimento da centravanti d’area di Pedro, che con un un colpo di tacco sontuoso fulmina Ryan.
Conference League, perla di Immobile e la Lazio stende il Cluj
Dopo una mezz’ora di qualità e ritmo la Lazio cala la propria intensità e abbassa la tensione. Un errore fatale, perché l’undici di Jensen mette il naso fuori e capisce di poter far male a Milinkovic Savic e soci. Al 30’ Mijnans con una conclusione rocambolesca sfiora il pali, che arriva proprio a ridosso dell’intervallo con la zampata di Pavlidis, lesto ad approfittare del suggerimento di Karlsson dopo uno scippo di Reijnders a Milinkovic-Savic. Il capitano della Lazio prova subito a farsi perdonare con una sassata delle sue, ma la palla si stampa sulla traversa. Nella ripresa i padroni di casa perdono brillantezza e smalto, l’inerzia della partita cambia e gli olandesi ne approfittano per rovesciare il risultato grazie a una bella combinazione tra Karlsson e Kerkez sulla sinistra, dopo l’ennesima palla persa dai biancocelesti sulla tre quarti. Sarri tenta di cambiare registro gettando nella mischia Cancellieri e Vecino, la Lazio si getta a capofitto in avanti ma la lista dei rimpianti non fa che aumentare. Felipe Anderson prima non approfitta di una uscita incerta di Ryan, poi manda a lato di un nulla il tiro a giro su invito di Luis Alberto. L’ultima occasione capita sui piedi di Milinkovic, che in mischia sugli sviluppi di un corner svirgola e manca il 2-2. La Lazio esce tra i fischi del suo pubblico, in Olanda servirà la migliore versione dei Sarri boys per proseguire l’avventura europea.