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La Roma perde con la Cremonese. Fallito l'aggancio al secondo posto

Luca De Lellis
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La prima da titolare di Gini Wijnaldum con la Roma coincide con una sconfitta per 2-1 a suo modo storica. Perché la Cremonese conquista una vittoria nel massimo campionato che mancava ormai da quasi 27 anni. Un digiuno durato poco meno di 10.000 giorni, dalla trasferta di Padova del 31 marzo 1996. Ai giallorossi, che hanno offerto una prova insipida per almeno tre quarti di gara, non basta il gol del momentaneo pareggio di Spinazzola, l’unico che ha provato a impartire un cambio di marcia ai suoi e forse la sola nota dolce della fredda serata dello “Zini”. L’esterno italiano appare tornato quello devastante dell’Europeo ed è una grande notizia per Josè Mourinho, che intanto è stato espulso a inizio secondo tempo per la terza volta in stagione segnando un record in questa Serie A. La perla volante di Tsadjout e il rigore perfetto di Ciofani consegnano a mister Ballardini la prima gioia stagionale, permettendo anche ai grigiorossi di salutare il ruolo di fanalino di coda. Eppure per la Roma era un’opportunità ghiotta. Lo scivolone inaspettato dell’Inter e lo stop dell’Atalanta potevano essere una chance per rosicchiare punti alle dirette concorrenti per la corsa alla qualificazione in Champions League. E non c’è neanche la scusante delle fatiche di coppa, perché dalla partita di giovedì con il Salisburgo sono passati 5 giorni, e lo stesso Special One con le sue scelte ha fatto intendere che il match fosse importante.

Dentro dal 1’ Dybala e Pellegrini, che sembravano destinati al turnover. I giallorossi approcciano anche bene al match, con una chance subito per Wijnaldum ben imbeccato da Pellegrini. Ma al 17’ arriva la doccia fredda: Tsadjout riceve una sponda e dal limite dell’area fa partire un mancino volante splendido che si spegne all’incrocio dei pali. La Roma stranamente soffre dietro, perché è chiaro che “No Smalling, No Party”, e Ibanez è disabituato a ricoprire il ruolo di centrale nei tre di difesa. E anche nella metà campo offensiva sembra andare controvento, con il freno a mano tirato. E se anche Dybala sembra poco ispirato, allora la frittata è fatta.

 

 

 

 

Però dopo l’espulsione di Mourinho e i cambi qualcosa in più succede. Pellegrini invece di spizzare un’imbucata perfetta di Zalewsky cerca di stoppare di petto e si fa anticipare da Carnesecchi ma poi lo schema si ripete con interpreti diversi e stavolta riesce. Spinazzola attacca la linea alta della Cremonese, cosa fatta solo sporadicamente e riceve la palla perfetta di Mancini. Palla in buca d’angolo. La Roma spinge per trovare il vantaggio e alla fine senza creare niente di particolare prende anche il 2-1. Okereke salta Rui Patricio che lo stende, Ciofani sul dischetto non sbaglia. La Cremonese si conferma la bestia nera della Roma: prima l’eliminazione ai quarti di finale di Coppa Italia - un’altra occasione sfumata - e ora l’esclusione dai primi quattro posti con il sorpasso dei cugini laziali.

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