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Tennis, Sinner si arrende a Medvedev nella finale del torneo di Rotterdam

Luca De Lellis
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Stavolta c’era da scalare la vetta più alta dell’Everest e, pur mettendo tutta la benzina che aveva nel serbatoio, Jannik Sinner si è dovuto arrendere allo stakanovista Daniil Medvedev. L’ex numero 1 del mondo russo vince il suo primo torneo del 2023 battendo l’altoatesino nella finale dell’Atp 500 di Rotterdam con il punteggio finale di 5-7, 6-2, 6-2 in 2 ore e 29 minuti di gioco. Un match estenuante, faticoso solo da guardare figurarsi a giocarlo. L’ha conquistato il giocatore che verosimilmente ne aveva di più e che è riuscito a mantenere la mente lucida dopo aver perso un primo set durissimo. Medvedev, che rientra nella top 10 del ranking mondiale (piazzandosi momentaneamente al nono posto), negli ultimi due set ha alzato il livello in maniera evidente, risputando qualsiasi tentativo di attacco dell’italiano.

 

 

 

A dirla tutta Jannik ha giocato un primo parziale ai limiti del concetto di perfezione. Salendo prima sul 4-1 nel punteggio, poi facendosi riprendere sul 4-4 e infine sferrando il break decisivo nel dodicesimo game. Ma in questa prima ora di gioco ha avuto la capacità di variare i colpi, dando fastidio alla monotonia del gioco di Medvedev. Una dinamica che non è più riuscito a replicare negli altri due set, nei quali ha anche avuto delle chance per andare a far male all’avversario, ma non ha trovato le contromisure per sopperire alla resistenza incredibile del russo. Con un doppio break per ogni set Medvedev ha chiuso i conti, ritornando ad alzare un trofeo che non arrivava dal 30 ottobre 2022 a Vienna, dove sul suo cammino aveva trovato proprio Sinner ma ai quarti di finale. È il suo sedicesimo successo a livello Atp, per un giocatore che sta ritrovando alcune sicurezze che nell’ultimo periodo erano venute a mancare.

Per Sinner era la seconda settimana consecutiva nella quale arrivava all’appuntamento finale, dopo aver vinto domenica scorsa il torneo di Montpellier. In più Rotterdam lo ha visto dominare anche un avversario come il numero 3 del mondo Stefanos Tsistipas. E questo deve aver inciso anche sulla stanchezza del classe 2001, che più volte si è piegato su se stesso dopo aver perso scambi da oltre quindici colpi. Di positivo c’è che altre due posizioni sono state scalate, ora è alla numero 12 della classifica Atp. Ma soprattutto il processo di crescita è a tutto gas. E, magari, il sesto tentativo potrebbe essere quello giusto per sconfiggere finalmente Daniil Medvedev.

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