Diritti tv, il governo blocca il tentativo di Lotito: addio all'emendamento
Nessuna rivoluzione. È stato dato lo stop all’emendamento presentato dal senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, Claudio Lotito, che puntava a prorogare da tre a cinque anni la durata dei contratti relativi alle partite del campionato di calcio di serie A con le emittenti televisive (i diritti sono in mano a Dazn e a Sky). Il governo guidato da Giorgia Meloni è infatti orientato a stralciare la norma dal decreto legge Milleproroghe, in discussione da domani nell’Aula del Senato, nel quale era stata inserita. Al momento inoltre non ci sarebbero alle viste provvedimenti coerenti nei quali poter recuperare la proposta. L’intenzione dell’esecutivo è quella di recepire la ‘moral suasion’ arrivata dai vertici istituzionali - Quirinale in primis - e di togliere la modifica dal testo del provvedimento. Nel governo si sta ragionando sullo strumento e, qualora dovesse essere confermata la volontà di non porre la fiducia, si andrà verso un emendamento soppressivo. Per ora la scadenza dei diritti televisivi resta quindi fissata alla fine del campionato 2023/24.
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