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Per il rientro di Wijnaldum serve un altro mese

Alessandro Austini
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La discesa è iniziata, ma per completarla servirà ancora un mesetto. Georginio Wijnaldum ha cambiato ritmo in Portogallo, imboccando la strada finale che lo porterà al recupero definitivo dall'infortunio alla tibia. Tra campo, dove può svolgere già alcuni esercizi insieme ai compagni, palestra e piscina, Gini è tornato parte integrante della Roma dopo mesi di lavoro a distanza, fra l'Olanda e Dubai.

In Algarve ha potuto aumentare progressivamente i carichi, verificando poi di giorno in giorno le risposte del suo corpo, ma questo programma di allenamenti in parte differenziati dovrà andare avanti ancora per qualche settimana. Calendario alla mano, lo staff giallorosso dà già per certa l'assenza di Wijnaldum almeno per le prime tre partite del 2023: Bologna e Milan in campionato, Genoa in Coppa Italia. Detto che qualsiasi previsione comporta un certo margine d'errore, al momento appare complesso che il centrocampista possa farcela per Roma-Fiorentina del 15 gennaio, mentre la gara in casa dello Spezia potrebbe essere un obiettivo più concreto. Tra un mese esatto, il 22 gennaio, Wijnaldum potrebbe quindi fare la sua seconda presenza con la maglia della Roma dopo l'esordio di Salerno.

 

Dal 21 agosto, il giorno dell'incidente in allenamento scaturito da un contrasto con il giovane Felix, il suo percorso si è trasformato in una sfida imprevista, che gli ha tolto la possibilità di giocare il Mondiale e lo ha messo a dura prova psicologicamente. Ma adesso il peggio è passato e Gini vuole recuperare il tempo perduto. A fine stagione, poi, arriverà il momento di capire insieme alla Roma se ci saranno le condizioni per proseguire insieme il cammino, intanto Pinto si è già mosso per sondare la disponibilità del Psg e dell'agente a risolvere in anticipo il contratto che lega Wijnaldum ai francesi fino al 2024, con un ingaggio da circa 9 milioni di euro netti bonus inclusi. Sembra escluso a prescindere che il club giallorosso eserciti il diritto di riscatto fissato a 8 milioni, semmai lo tessererà di nuovo pagando al massimo un piccolo indennizzo. In parallelo la Roma sta continuando a parlare con il Sassuolo per impostare un affare che potrebbe portare Frattesi a Trigoria la prossima estate e, magari, mandare subito Bove a giocare a Reggio Emilia.

 

Scenari futuri ai quali Mourinho per il momento non vuole neanche pensare. La permanenza dell'allenatore, che continua a essere pressato dalla federazione portoghese per allenare la nazionale (ma la Roma ha già detto «no» al doppio incarico), è legata ai risultati di questa stagione. E per rilanciarsi in classifica e proseguire il cammino europeo - senza dimenticare l'occasione potenziale della Coppa Italia - c'è bisogno di riavere in campo i migliori. Prima di Wijnaldum tornerà a disposizione Dybala, rimasto in Argentina dopo i festeggiamenti per il Mondiale vinto. Paulo ha diritto a qualche giorno di vacanza e non è stata ancora fissata una data ufficiale del suo rientro a Trigoria, atteso intorno a Capodanno. Sulla carta Dybala potrebbe quindi tornare in tempo per Roma-Bologna del 4 gennaio, ma spetterà a Mourinho la valutazione sul «se e come» impiegarlo.

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