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Gasparri si scaglia contro il "pigiama" imposto a Messi dall'emiro del Qatar

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A Maurizio Gasparri non va giù il fatto che Messi abbia indossato il bisht, l'abito tradizionale arabo messogli sulle spalle al momento della premiazione dall'emiro del Qatar. Immagine che, ovviamente, ha fatto il giro del mondo. "Plaudo a Messi e all’Argentina - dice il senatore di Forza Italia - Ma questa vicenda del pigiama arabo, imposto da quello sceicco, ha fatto percepire un atteggiamento di prevaricazione con Messi che ha dovuto sollevare la coppa e fare la premiazione indossando una veste che non era la sua, coprendo la maglia della Nazionale".

 

Per Gasparri, aver fatto indossare quell'abito al numero dieci dell'Argentina, poco prima di alzare al cielo la coppa del mondo dopo la vittoria contro la Francia, "è stato un atto d'invadenza molto spiacevole e non vorrei che fosse anche un messaggio culturale per dire 'domani comanderemo noi'. Messi doveva togliersi quel pigiamino nero e doveva ribellarsi a questa imposizione che ha un po' inquinato una cerimonia di premiazione che riguardava la squadra argentina. È stata una pagina negativa che non cancella il valore di Messi ma ci fa capire come alcuni mussulmani siano invadenti, prepotenti e da respingere al mittente", conclude Gasparri intervenuto su RaiNews24.

 

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