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Francesco Ghirelli si dimette da presidente della Lega Pro

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Francesco Ghirelli si è dimesso da presidente della Lega Pro. Lo ha annunciato lo stesso Ghirelli in una nota. «Ho aspettato di consegnare le dimissioni da presidente di Lega Pro, esse saranno operative da sabato 17. Avevo la cena degli auguri con voi, donne e uomini della Lega Pro, con voi che siete la forza della Lega Pro e volevo partecipare» spiega. «Che avessi deciso di dimettermi un secondo dopo l’esito della votazione in Assemblea - ricorda Ghirelli - è contenuto nel comunicato stampa: ’Va preso atto del voto, senza se e senza ma, la proposta è stata respinta. Nessun commento da parte mia come è doveroso nel gioco democratico".

D’altra parte ognuno di noi ha una sua tracciabilità, me ne andai da un giorno all’altro da presidente della Giunta Regionale dell’Umbria, dal Consiglio Regionale e dalla politica. Ero giovanissimo, anche allora pronunciai la frase di Eduardo De Filippo, "Adda passà ’a nuttata". Allora la pronunciai nel significato che nel tempo aveva assunto e cioè quello di chi non voglia cambiare. Purtroppo avevo ragione e la crisi della politica lo dimostrò, ahimè, ampiamente. Nel dibattito in Assemblea di Lega Pro, l’ho pronunciata con il significato originario che c’è in "Napoli milionaria", la celebre commedia del maestro Eduardo De Filippo», le parole di Ghirelli.

 

 

 

La frase «è un monito di ottimismo» e - spiega - «non è un caso che io questa frase l’abbia pronunciata durante la relazione in assemblea di Lega Pro. L’ho fatto dopo aver ricordato il Rapporto 2022, pubblicato dal Censis, sull’Italia. Il Rapporto sulla situazione sociale definisce "L’Italia malinconica", il 90% vive nella tristezza e la voglia di restare passivi, sa di subire ingiustizie e non reagisce». «Ho spinto a dare, con il fare la riforma del format, anche un segnale al Paese, in senso diametralmente opposto alla negatività, a investire per cambiare trend, per passare da una situazione certa, negativa a una sfida per tornare a sorridere e produrre risorse», ha aggiunto Ghirelli.

«La Serie C - sottolinea - è un campionato bellissimo, pieno di storia, emozione. Ha un urgenza a cui dover dare una risposta , indicare un progetto forte di sostenibilità economica e di ripresa di contatto con i giovani. Se non lo fa, sarà esposta a incursioni, a essere rinsecchita come una riserva indiana». « La mia vita - spiega Ghirelli - è stata segnata dalla domanda »quando dobbiamo attraversare la frontiera «e, contemporaneamente, dal congiungere sempre storia/radici e futuro/sogno con progetti che indicassero concretamente come costruire "la fabbrica dei sogni" per quelle nuove generazioni, in particolare, a cui, inevitabilmente, devi passare il testimone, e lo devi fare come mi ha scritto nella dedica al suo nuovo libro Gian Luca Comandini ’….con la speranza che l’essersi incontrati sulla stessa strada possa portarci a costruire nuove strade per tuttì», ha proseguito.   «Vi auguro il meglio, ho lavorato bene con voi, anzi sono stato bene. Porto con me gioia, sorriso e speranza perché mi auguro nel cuore che la vostra generazione possa riuscire dove qualcuno ci ha provato e non ce l’ha fatta». «Ho la serenità di dire: "Io sono fatto così, non cambio, non posso cambiarmi".

A chi ha lavorato con me, in questi giorni duri, ho sempre ricordato Spartacus e la sua uccisione. Gli ho detto che mai era riuscita l’operazione di far diventare governo, leadership chi parte dalla condizione ultima perché sa andare contro, sa lamentarsi e ha terribilmente paura del salto nell’assumere il ruolo di leadership, di governare il processo in prima persona. Lasciate da parte le meschinerie, ci sono sempre e sempre ci saranno, ma se guardassi in quella direzione non capirei l’eccezionale portata della partita che ho giocato e in negativo avrei un unico risultato, sarebbe quello di aumentare la tristezza nel constatare la miseria di uomini "minuscoli"». Buon Natale a tutti voi, alle vostre famiglie, ai vostri cari. Io, in ultimo, vi dico una sola parola: Grazie!«, ha concluso Ghirelli.

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