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Le lacrime di Cristiano Ronaldo e i dubbi sul futuro: ecco dove può giocare

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Lacrime in mondovisione che segnano un'epoca. Rimarranno nella storia le immagini di Cristiano Ronaldo, ripreso dalle telecamere mentre piangeva per l'eliminazione dal Mondiale del "suo" Portogallo. Partito in panchina anche stavolta, il suo ingresso in campo nella ripresa non è bastato ai lusitani per rimontare il gol di svantaggio contro il Marocco.

 

La corsa del Portogallo si ferma ai quarti e per Ronaldo sfuma quella che sembrava essere l'ultima possibilità di completare la sua collezione straordinaria di trofei. Con la maglia della nazionale ha vinto gli Europei, uscendo per infortunio durante la finale, ma la Coppa del Mondo rimarrà per sempre un sogno. A meno che Ronaldo non decida di riprovarci nel 2026, quando avrà 41 anni.

Non è stato sicuramente l’epilogo che sognava Cristiano quello materializzatosi in Qatar, al suo quinto Mondiale in carriera. CR7, terminato il match, ha lasciato il terreno di gioco dell’Al Thumama Stadium di Doha in lacrime. Ronaldo - nonostante il rammarico - ha eguagliato il record di 196 presenze con la Nazionale, a pari merito con il kuwaitiano Bader Al-Mutawa. A CR7 basterebbe quindi una sola altra presenza per diventare l’unico detentore di questo primato.

 

Ora per la superstar portoghese si apre un nuovo capitolo. Dopo aver risolto il suo contratto con il Manchester United, deve decidere se firmare il contratto faraonico che gli hanno offerto gli arabi dell'Al Nassr, anche se il diretto interessato ha smentito che andrà a giocare lì. Più probabile un ritorno in patria con la maglia dello Sporting Lisbona.

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