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Juventus, Alessandro Del Piero torna in bianconero? Il piano per l'ex campione

Luca De Lellis
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Non c’è alcun dubbio per la Gazzetta dello Sport. Ci sarebbero stati contatti telefonici tra il nuovo presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, e Alessandro Del Piero. L’idolo assoluto della tifoseria bianconera starebbe quindi realmente pensando a un suo ritorno in società, stavolta nelle vesti dirigenziali, dopo l’addio da calciatore nel maggio del 2012. Ma riavvolgiamo il nastro.

 

 

La Exor, società proprietaria della Juve, ha nominato il successore di Andrea Agnelli il giorno dopo le sue dimissioni e quelle di tutto il CdA. Anche Max Allegri e il diesse Federico Cherubini avevano presentato le proprie lettere d’addio, ma John Elkann le ha rifiutate, confermando la fiducia al duo che ora si spartirà la parte sportiva. L’Assemblea dei Soci prevista per il 18 gennaio sarà il momento della verità per comprendere l’indirizzo della nuova Juventus, affidata sostanzialmente a due tecnici come Ferrero e il neodirettore generale Mauro Scanavino, attualmente Amministratore Delegato del Gruppo Editoriale Gedi. Entro Natale dovrebbe essere diramata la lista completa dell’inedito Consiglio di Amministrazione.

 

 

Eccoci tornati al punto di partenza. Del Piero, appunto. Perché, in base a quanto scritto dalla Gazzetta, la prima strategia del presidente sarebbe proprio quella di nominare l’ex numero dieci e capitano bianconero come suo vice. Ma a una condizione, imposta da Alex: lui non verrebbe a svolgere il ruolo di uomo cartolina della società. Ma vorrebbe incidere in modo serio sulle sorti della squadra. Vive ormai da anni a Los Angeles, ha un ristorante, viaggia spesso in tutto il mondo e collabora con più televisioni come Talent. Da Sky Sport Italia a beIN Sports, con la quale ora sta seguendo il Mondiale del Qatar. Ha 3 figli e una moglie che vivono sulle colline di Beverly Hills insieme a lui, ma non ha mai “abbandonato” in maniera definitiva la “casa di Torino”. Parole sue. Forse perché, in cuor suo, ha sempre sperato in quella chiamata, che ora potrebbe essere finalmente arrivata. Diciannove anni, 705 presenze e 290 gol con la stessa maglia non si dimenticano neanche dopo un decennio di esilio.

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