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La Juve rischia la serie B? Cosa succede ora con l'inchiesta Figc sugli stipendi

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Dopo la fine dell'era Andrea Agnelli, con le dimissioni in blocco dell'intero Cda bianconero, la nuova Juve inizia a prendere forma. Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, sarà il nuovo presidente del club. Non una bandiera o un volto noto al grande calcio, bensì un uomo di fiducia di John Elkann, al pari del neo direttore generale Maurizio Scanavino.

La Vecchia Signora cambia look: il consiglio di amministrazione "sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico, guidati del presidente Gianluca Ferrero - ha sottolineato il Ceo di Exor in una nota - insieme agli altri amministratori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi". Ovvero l'inchiesta della Procura di Torino sulle presunte plusvalenze fittizie e sui conti del club nel triennio 2019-2021, per la quale si attendono le possibili richieste di rinvio a giudizio - non necessariamente per tutti gli indagati, che risultato sedici, società inclusa - entro fine anno. Sul fronte della giustizia sportiva intanto si è mossa la procura federale, che ha ricevuto nei giorni scorsi le carte dai pm torinesi. Il procuratore della Figc Giuseppe Chinè ha aperto una inchiesta legata alla 'manovra stipendi', ovvero l'accordo tra club e calciatori sulla riduzione dei compensi durante la pandemia, su cui i magistrati e la Consob stanno cercando di far luce.

Nell'attesa che venga definito il nuovo organigramma societario, sul campo la Juve riparte da una certezza. Massimiliano Allegri "rimane il punto di riferimento dell'area sportiva - ha sottolineato Elkann - contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo". Un attestato di stima che rafforza la posizione del tecnico livornese. "È sempre molto positivo sentire la vicinanza degli azionisti e quindi ringrazio John Elkann per queste parole", ha sottolineato Allegri senza dimenticare il presidente uscente. "In questi anni di lavoro, passione e vittorie, ho sempre potuto contare sul sostegno di Andrea Agnelli, al quale mi lega un rapporto di amicizia, che non si interromperà con la fine della sua presidenza - ha assicurato - Andrea e John sono figure di riferimento per il mondo bianconero che deve rimanere concentrato sul lavoro quotidiano in campo per ottenere i risultati che tutti vogliamo".

Su questo fronte lo stesso Ceo di Exor rilancia: "La nostra storia parla di vittorie e ci dà la forza che serve proprio in questi momenti - ha evidenziato - Con il sostegno e l'affetto dei nostri tifosi abbiamo l'occasione di costruire un futuro straordinario". Resta sullo sfondo la figura di Alessandro Del Piero, il cui eventuale ritorno scalda il cuore dei tifosi in queste ore di smarrimento generale. "Ho passato 20 anni alla Juventus, ho vissuto la retrocessione e sono rimasto nel club. Il mio rapporto con la squadra, la proprietà e i tifosi è molto profondo. È stato un grande viaggio, qualsiasi cosa riguarda la Juve mi coinvolge emotivamente. Sono in stand by, vediamo cosa succede - ha evidenziato l'ex bandiera bianconera intervenendo a BeIn Sports - Non conosco i progetti, ma nessuno mi ha chiamato e non so cosa succederà. Certo conosco bene la situazione e in città ho ancora casa".

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