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Juventus, Agnelli abdica: lettera ai tifosi, cosa rischia il club. Ecco il nuovo presidente

Luca De Lellis
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La squadra più titolata d’Italia non ha più un presidente. E non ha più neanche una dirigenza. Si tratta di uno di quei cataclismi che capitano una volta al secolo, ma che la Juventus deve affrontare per la seconda volta in 16 anni. Era il 2006 quando lo scandalo di Calciopoli rase al suolo la triade Moggi-Giraudo-Bettega, trascinando per la prima volta il club in Serie B. Ora è un’altra inchiesta giudiziaria, l’indagine “Prisma”, a provocare l’imponderabile. Andrea Agnelli, dopo 12 anni al trono, abdica. E lo fa portando via con sé l’intero Consiglio d’Amministrazione della società bianconera. “Tutti gli uomini del presidente”, compresi Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, con quest’ultimo che seppur dimissionario resterà comunque in carica con deleghe per l’amministrazione in questo periodo di passaggio, almeno fino all’Assemblea dei soci convocata per il 18 gennaio 2023. John Elkann, proprietario della Exor, dirigerà la successione.

 

 

“Giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere”: inizia così la lettera d’addio dell’ormai ex presidente indirizzata a dipendenti e tifosi. E di successi il nipote dell’avvocato Gianni ne ha conquistati nell’ultimo decennio abbondante. Nove scudetti consecutivi, mai nessuno nella storia della Serie A, 19 trofei conquistati (palmarès più ampio di un presidente juventino) e quell’ossessione della Champions League soltanto sfiorata nelle notti amare di Berlino e Cardiff. Ma molto di più: la Juventus in questi anni ha creato un impero difficilmente replicabile nel nostro calcio. Oltre allo stadio di proprietà, “i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical. […] E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), […] l’accordo con adidas. La prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo UEFA, il J|Museum e tanto altro”. In uno dei giorni più tristi della sua vita Andrea Agnelli vuole ricordare gli istanti migliori vissuti con il bianconero nel cuore.

 

 

Poi il passaggio decisivo della lettera. L’indagine “Prisma” della Procura di Torino nella quale lui e altri dirigenti sono accusati di falso in bilancio – reato riconducibile al caso plusvalenze e alle manovre sugli stipendi durante la stagione del Covid – ha scaturito una frattura insanabile all’interno del CdA: “Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno”. Quindi, onde evitare ulteriori disastri, “meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita”. Anche perché cosa rischia, ad oggi, la Juventus? Almeno a livello sportivo, non dovrebbe subire sanzioni irrimediabili. Stavolta, a differenza del 2006, non ci sono partite truccate o arbitri corrotti. Ma reati di bilancio, ancora da valutare in un’eventuale sede di processo. Attualmente le accuse potrebbero ancora essere archiviate, oppure l’altra strada è il rinvio a giudizio, quindi il procedimento giudiziario.

Andrea Agnelli si congeda ricordando una massima di Friedrich Nietzsche, che lo conforta in questo momento buio: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music”. Tradotto: “E quelli che si vedevano ballare erano considerati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica”. Ora, accompagnato da questa musica, cercherà di uscire indenne da questa inchiesta, difendendosi a oltranza. Ma prima un ultimo saluto alla sua Vecchia Signora: “Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve! Fino alla fine…”. Firmato, “Andrea”. 

 

 

È arrivato poi il comunicato di Exor sul sostituto di Agnelli: "Con riferimento alle decisioni assunte ieri dal Consiglio di Amministrazione di Juventus FC e in vista della sua Assemblea convocata per il 18 gennaio 2023, Exor comunica che indicherà Gianluca Ferrero per la carica di Presidente di Juventus. Consigliere d'impresa, sindaco, membro di consigli e comitati di numerose società, Ferrero ha maturato una significativa esperienza e le necessarie competenze tecniche, nonché una genuina passione per la società bianconera , che lo rendono la persona più qualificata per ricoprire questo ruolo. Exor pubblicherà l'elenco completo dei propri candidati al rinnovato Consiglio di Amministrazione nei termini di legge".

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