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Mondiali Qatar 2022, doppietta Richarlison, il Brasile stende la Serbia

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Una prova di forza e consapevolezza. Il Brasile non stecca l’esordio mondiale, domina contro la Serbia che regge per un’ora ma poi capitola sotto i colpi di Richarlison. L’attaccante del Tottenham si regala un debutto da sogno in Coppa del Mondo con una doppietta, nel giro di dieci minuti, che spegne gli ardori dei serbi, organizzati e diligenti per più di un tempo ma alla lunga incapaci di arginare la classe e la qualità della Seleçao, a tratti semplicemente straripante. Neymar e Vinicius Junior non segnano ma mettono lo zampino in entrambi i gol e in tutte le azioni più pericolose. Solo le parate del granata Milinkovic-Savic, che si è messo decisamente più in mostra del fratello in forza alla Lazio, hanno evitato una goleada dei verdeoro.

Nel primo tempo il 3-4-2-1 disegnato da Stojkovic riesce nel compito di non concedere spazi all’avversario. Veljkovic, Milenkovic e Pavlovic fanno bella figura contro il tridente del Brasile, anche grazie al contributo in ripiegamento degli esterni e dei centrocampisti. Milinkovic-Savic è bravo in uscita poco dopo l’intervallo ad anticipare Vinicius. La Seleçao in una delle rare opportunità della prima frazione spreca con Raphinha subito dopo il 30’, dopo una bella triangolazione con Paquetà. In chiusura di frazione Milenkovic pasticcia in un duello con Vinicius ma poi rimedia chiudendo in extremis sull’asso del Real Madrid.

 

 

 

 

Nella ripresa, dopo un primo tempo in sordina, la Seleçao mette il piede sull’acceleratore, aumentando il ritmo e l’intensità di gioco. E per la Serbia sono dolori. Dopo appena 40 secondi Milnkovic è provvidenziale in una nuova chiusura sull’impreciso Raphinha, al 10’ tocco illuminante di Vinicius per Neymar che in girata manda a lato. I verdeoro insistono e poco dopo ci prova Alex Sandro con una conclusione chirurgica da fuori area che si stampa sul palo. Il gol è nell’aria e arriva nel giro di due minuti. Neymar semina il panico in area di rigore, la palla finisce a Vinicius che calcia di prima; Milinkovic-Savic respinge ma appostato in area c’è Richarlison che da due passi non sbaglia. Stojkovic si gioca le carte Radonjic e soprattutto Vlahovic, ma ormai l’undici di Tite è padrone del campo, in lungo e in largo. I verdeoro rischiano solo su un paio di palle inattive, ma ad evitare brutte sorprese ci pensa ancora Richarlison, che trova un eurogol con una splendida rovesciata sul cross di Vinicius. Sopra di due gol e con la Serbia ormai in disarmo la Seleçao diverte e si diverte. Casemiro con una pennellata da fuori area centra la traversa, nel quarto d’ora finale anche i giovani Rodrygo, Martinelli ed Antony (con Neymar fuori per un problema alla caviglia da valutare) si mettono in mostra. Gli attaccanti brasiliani spuntano da tutte le parti, Milinkovic-Savic ci mette ancora una pezza ed evita il tracollo dei suoi. Finisce tra gli olé del pubblico dello Stadio Losail ma soprattutto con la sensazione che - dopo che tutte e 32 le squadre di questa Coppa del Mondo sono scese in campo una volta - sia proprio il Brasile la nazionale da battere.

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