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Da Mourinho altra frecciata a Sarri: "Se giocavo il derby come loro mi avrebbero ucciso"

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"Se gioco io così, mi uccidono". José Mourinho torna sul derby perso dalla sua Roma contro la Lazio, che si è difesa dopo il vantaggio scaturito dall'errore del giallorosso Ibanez e alla fine si è portata a casa la partita. Il portoghese ammette che "l'importante è vincere, ho vinto tante volte così. La Lazio è stato un esempio fantastico nel fare un blocco basso e compatto".

Domani la Roma affronterà il Sassuolo nel turno infrasettimanale di campionato e dovrà fare a meno di Pellegrini. Mourinho sottolinea l'importanza delle assenze, che secondo il tecnico stanno compromettendo il rendimento della squadra. "Lorenzo gioca troppo - spiega l'allenatore - è in difficoltà, gioca tutte le partite e ogni tanto ha qualche fragilità muscolare. Non sta al 100% e al top in ogni partita. n casa ci sono tre partite in cui non abbiamo segnato: Atalanta, Napoli e Lazio. Posso piangere anche io un pochino, gli altri piangono sempre. Sono tre partite senza il nostro giocatore (Dybala, ndr) più creativo, con più gol, con più mobilità sul campo e che può aprire un blocco basso e compatto. L'Atalanta ha giocato così, della Lazio non parliamo neanche perché è stato un esempio fantastico".

 

Poi il portoghese fa una disamina sui problemi a centrocampo. " Sbbiamo perso tre giocatori, Mkhitaryan, Veretout e Sergio Oliveira, tutti titolari. Wijnaldum non ha mia giocato, quindi non ne abbiamo tre, ma solo due. Uno (Camara, ndr) è arrivato l'ultimo giorno di mercato e sta crescendo e sta cercando di migliorare la dinamica. Poi c'è Matic che non è venuto per giocare insieme a Cristante, ma spesso si trova a giocare con lui. Abbiamo avuto dei problemi inaspettati in questo mercato e anche in quello dell'anno scorso, quando Spinazzola si è fatto male. Sto piangendo tanto e non mi piace: mi piace dire ok, questi problemi hanno aperto la porta a Volpato, l'anno scorso a Zalewski, progressivamente a Bove, presto Tahirovic giocherà e magari lo farà da titolare perché è in crescita. Vediamo le cose anche in modo positivo. Mancano due partite alla sosta, vediamo i punti che possiamo fare e la classifica, anche se non è ancora metà campionato".

Inevitabile un passaggio sul rendimento dei singoli. "C'è gente da cui mi aspettavo di più? Sì, non posso nascondere che non sono soddisfatto dell'involuzione di qualche giocatore. Qual è il problema di Abraham? Magari è una buona domanda da fare a lui, è la persona ideale per rispondere: ho un problema o no, penso al Mondiale o no, sono distratto o no. Non lo so, bisogna aspettare che va in conferenza per fargli questa domanda". 

L'unica "carezza" la concede a Ibanez: "L'unico giocatore che confermo che giocherà domani è lui: con il Sassuolo Ibanez più altri 10. Porto rispetto per chi dal primo giorno in cui sono arrivato dà tutto quello che ha, anche in situazione di difficoltà. L'anno scorso abbiamo avuto un periodo in cui era l'unico difensore centrale, con Smalling infortunato e Mancini squalificato. Quest'anno a Siviglia pensavo fosse impossibile per lui giocare e ha giocato. Mette sempre la faccia. Quando vinciamo, vinciamo tutti. Quando perdiamo, perdiamo tutti. Roger è intoccabile".

 

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