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Roger Feder annuncia il ritiro, lettera commovente ai tifosi: la Lever cup il mio ultimo torneo

Luca De Lellis
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Oltreoceano lo chiamano Father Time, la personificazione del tempo. Ovvero quel momento in cui l’età e il fisico cominciano a far sentire il loro peso e incidono sulle scelte. Padre Tempo è arrivato anche (e purtroppo) per uno dei campioni più puri della storia del tennis, sicuramente il più elegante: Roger Federer. Il fenomeno svizzero ha appena annunciato il proprio ritiro dallo sport che l’ha trasformato in leggenda tramite una lettera pubblicata sui propri canali social.

 

La lettera ai tifosi di Roger Federer - VIDEO

“Tra i più grandi regali che il tennis mi ha fatto durante questi anni, senza dubbio, c’è la gente che ho incontrato sulla mia strada: amici, avversari e tifosi”. Tuttavia, prosegue Federer, “negli ultimi tre anni gli infortuni mi hanno messo a dura prova. Ho lavorato tanto per tornare competitivo, ma devo ascoltare i messaggi che il mio corpo mi sta mandando”. Questo, dunque, è il motivo della drastica decisione che nessun amante dello sport avrebbe mai voluto ascoltare. A 41 anni, dopo 24 anni di tennis ad alto livello, Roger Federer lascia. Lo fa con il sorriso, a cuor leggero, conscio di aver tramandato un’eredità irripetibile. Non tanto e non solo per i 20 Slam conquistati, e neanche per il 103 titoli Atp vinti nel corso della sua divertente e straordinaria carriera. Ma soprattutto per lo stile e i valori che hanno sempre contraddistinto il suo gioco, di ispirazione per milioni di bambini che si approcciano al tennis e allo sport in generale.

Ci sarà comunque un ultimo appuntamento nel quale gli appassionati potranno godere delle gesta dell’otto volte campione di Wimbledon: la Laver Cup che andrà in scena a Londra dal 23 al 25 settembre. “Giocherò ancora in futuro, ma non in uno Slam e non in un torneo del circuito. È stata una decisione agrodolce, perché mi mancherà tutto quello che il circuito mi ha dato in questi anni. Ma allo stesso tempo, c'è anche così tanto da festeggiare. Mi considero una delle persone più fortunate al mondo. Mi è stato dato un talento speciale per giocare a tennis, e sono riuscito a farlo a un livello che mai avrei immaginato, per molto tempo, molto più di quello che pensavo”, precisa Federer.

 

Poi è tempo dei ringraziamenti, sia ai tifosi che al gioco al quale ha restituito tutto il suo immenso e innato talento: “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del sogno di quello che era solo un bambino svizzero. Per concludere, al gioco del tennis: ti amo e non ti lascerò mai”. 

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