Francesco Totti dice tutto: l'erede Pellegrini, i consigli a Zaniolo e il futuro di Dybala
Da capitano a capitano. Francesco Totti incorona il nuovo leader dello spogliatoio giallorosso Lorenzo Pellegrini come possibile erede di quella gloriosa maglia che dal 2017 non ha più un nome: “Per me potrebbe essere il nuovo 10 della Roma”, ha dichiarato l’ex dirigente giallorosso ai microfoni di Sky Sport, aggiungendo in seguito un parere personale sull’uomo e sul giocatore: “Non penso che la prenda, conoscendolo. Però è un giocatore fondamentale, duttile e che ogni squadra vorrebbe”. Dunque, nessun veto imposto dalla bandiera che ha indossato per quasi 20 anni quel numero: “Io non c’entro più niente – ha ribadito Totti – ora sta alla società e al giocatore decidere cosa fare”.
Un altro giocatore al centro dell’attenzione in casa Roma è Nicolò Zaniolo, colui che ha consentito alla squadra di Josè Mourinho di alzare la Conference League a Tirana. Molte sono le voci di mercato che girano attorno al giovane attaccante. Totti ha svelato un retroscena che lo riguarda: “Tempo fa ci ho parlato e ho cercato di dargli qualche suggerimento. Ora non so però se l’ha recepito”. Poi un avvertimento, pronunciato da chi con quella tifoseria ha creato un legame irripetibile nella storia della società: “Nel caso in cui dovesse rimanere alla Roma deve capire l’importanza di questa maglia e onorare i tifosi. Il rispetto per loro è la prima cosa, poi lui farà la sua scelta. Io, fossi nella società, saprei come comportarmi con Zaniolo…”.
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Dallo studio arriva poi una domanda pungente su Paulo Dybala. È stato più bravo Javier Zanetti (dirigente dell’Inter) nel convincerlo? La risposta è tutto un programma: “Meglio non toccare questo argomento”. La stizza nel volto è evidente. In effetti Totti non ha mai nascosto la sua volontà di portare la ‘Joya’ nella capitale. “Io so com’è andata”, ha affermato l’eterno capitano della Roma riferendosi alla trattativa tra Dybala e la proprietà Friedkin. Poi ha concluso: “Tutt’ora siamo in contatto. Penso però che ormai sia finita. Non dipende solo da lui perché se così fosse ci sarebbe buona speranza”.
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