Coppa Italia, l'Inter di Inzaghi vince un derby da Premier e conquista la finale
Combattuto, spettacolare e con un velenoso strascico di polemiche. Il derby meneghino di Coppa Italia sembra una gara della Premier League. Ritmi infernali, occasioni da una parte e dall'altra, difese altissime e attaccanti sugli scudi. Un equilibrio, quello tra Inter e Milan, rotto dopo appena quattro minuti: cross di Darmian e chirurgica mezza rovesciata di Lautaro Martinez. I rossoneri non ci stanno e costruiscono almeno tre nitide palle gol, grazie ad un Leao semplicemente imprendibile. Handanovic si ricorda di essere un ottimo portiere e chiude la saracinesca in un paio di occasioni. Poi ci pensa Perisic, il migliore in campo insieme al bomber argentino, a salvare sulla linea la rete del pareggio di Kessié. Ma si sa, il calcio, come la vita, è uno sliding doors: ribaltamento di fronte, palla a Correa che disegna un assist alla Picasso. Tomori si perde, per la seconda volta, Lautaro, che, con un pallonetto sontuoso supera ancora Maignan.
Lo scudetto diventa un infinito derby milanese. Il Napoli è ormai fuori
Nell'intervallo Pioli ridisegna la sua compagine: entrano Messias e Diaz, escono uno spento Tonali e un evanescente Saelemaekers. I rossoneri partono fortissimi: pressano e creano occasioni. Il gol è nell'aria e viene segnato al minuto 69 da Bennacer: staffilata dal limite dell'area e 2 a 1. Interviene però il Var: Kalulu, in fuorigioco al momento del tiro, si trova di fronte al portiere nerazzurro. Mariani, dopo aver guardato per oltre 1 minuto il monitor, decide che il difensore rossonero disturba la visuale dello sloveno. I rossoneri continuano a pressare ma hanno perso mordente. Valzer di sostituzioni e al minuto 82 Vidal indossa nuovamente i panni del campione che è stato almeno per una decade: lancio in profondità, tra due uomini, scatto da centometrista di Brozovic, cross teso al centro e Gosens, appena entrato, dimostra di essere ancora il meraviglioso terzino ammirato con la maglia dell'Atalanta.
Il triplice fischio regala, dopo undici anni, l'atto finale della competizione all'Inter. Stasera conoscerà la sua avversaria: l'11 di maggio, a Roma, i ragazzi di Inzaghi se la vedranno con la Juventus di Allegri, vincitrice uno a zero al Franchi o la sorprendente Fiorentina di mister Italiano? Alle 23 il secondo verdetto di questa straordinaria Coppa Italia.