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Nuove grane per la Roma: un mese di inibizione a Fienga, venti giorni per il medico

Alessandro Austini e Filippo Biafora
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Un'altra grana per la Roma. Dopo la sconfitta a tavolino nell'esordio in campionato a Verona a causa del pasticcio Diawara, oggi il Tribunale Federale Nazionale ha inibito per 30 giorni il Ceo Guido Fienga e squalificato per 20 giorni il medico Massimo Manara. La sentenza arriva per il mancato rispetto del procotollo sanitario Covid dei giallorossi in occasione della gara giocata al San Paolo di Napoli lo scorso agosto. La Roma si rifiutò di mandare a sedere in tribuna una parte dei calciatori convocati, da lì una lite furibonda con i dirigenti partenopei e l'esposto del Napoli che ha portato al deferimento e alla condanna di oggi, che include anche il pagamento di una sanzione di 7mila euro a carico della Roma.

Cosa comporta l'inibizione di Fienga? Il dirigente, al momento plenipotenziario, non potrà accedere durante le partite al campo e agli spogliatoi. E non potrà neppure rappresentare la società nelle trattative di mercato. Un problema pratico in più, quindi, per un club che non ha ancora ingaggiato il nuovo direttore sportivo.

Di seguito il dispositivo della sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che aveva ricevuto in udienza oggi proprio Fienga e Manara, accompagnati dall'avvocato Antonio Conte: "Il Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare, all'esito della Camera di consiglio, accoglie il deferimento e, per l’effetto infligge le seguenti sanzioni: per il sig. Guido Fienga, inibizione di giorni 30 (trenta); per il sig. Manara Massimo, squalifica di giorni 20 (venti);
per la società AS Roma Spa, ammenda di € 7.000,00 (settemila/00)".

Non sono bastate le deposizioni dei tesserati giallorossi per convincere la corte, tantomeno è stato concesso alla Roma di far ascoltare altri testimoni come richiesto dai legali nei giorni scorsi. In parallelo, la Procura Federale ha aperto un altro fascicolo ai danni del Napoli, chiamato in causa nella sua deposizione dal team manager romanista Gianluca Gombar,  che stando a quanto da lui dichiarato quella sera è stato preso a male parole insieme agli altri dirigenti dai dirimpettai napoletani. Nell'ambito di questo procedimento bis è stato ascoltato l'arbitro della gara Gianluca Rocchi, che non ha però fornito elementi utili all'inchiesta. Per questo gli 007 federali hanno chiesto e ottenuto una proroga dell'indagine.

 

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