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Botte da orbi tra Tare e il padre di David Silva

Daniele Rocca
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Un sogno svanito in pochi minuti. La trattativa tra David Silva e la Lazio è andata in mille pezzi, colpa dell'inserimento a fari spenti della Real Sociedad. Ieri sera l'indiscrezione lanciata da Marca: l'ex Manchester City è pronto a trasferirsi nel club basco. Incredulità generale. Possibile? Evidentemente sì. Nel giro di un'ora, poco prima della mezzanotte, ecco il comunicato ufficiale degli spagnoli. Vertici della Lazio furiosi per l'accaduto, da Lotito e Tare. Una scelta senza senso, visto che erano già state fissate le visite mediche per l'arrivo del calciatore 34enne. All'indomani dell'accaduto, il direttore sportivo ha manifestato tutta la sua delusione per la vicenda attraverso una nota pubblicata sul sito della società: "Apprendo del trasferimento di David Silva alla Real Sociedad. Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l'uomo". Poche parole, ma durissime da parte del dirigente biancoceleste. Immediata la replica del padre di Silva: "Quando alla Lazio hanno detto della trattativa con la Real non hanno reagito male, alla fine non c'era niente di sicuro. C'erano contatti con la Lazio, ma anche con altre squadre, poi mio figlio ha preso la decisione di andare lì. Non c'era niente di chiuso, a David ha sorpreso la reazione del club. Ognuno può decidere quel che vuole, la Lazio ha parlato con il suo agente, non con David. Perciò non capisco perché lo tirino in ballo come uomo, non aveva un discorso chiuso con la Lazio, c'erano anche altre squadre che avevano parlato con lui". Una vicenda dai contorni ancora tutt'altro che definiti. L'unica certezza è il contratto biennale firmato dallo spagnolo con il club di San Sebastian. "Sono molto contento di aver firmato con questa grande società, possiamo fare grandi cose e vincere titoli e festeggiarli insieme", questo il messaggio lanciato da David Silva sui social della sua nuova squadra. Ora la Lazio è alla ricerca di un piano B: Tare sarà chiamato a un lavoro eccezionale per non far rimpiangere il mancato arrivo di un campione come Silva.

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