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La Roma e l'offerta dal Kuwait: "Dietro di noi non c'è il fondo sovrano"

Filippo Biafora
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Alharith Alateeqi e Fahad Al-Baker. I nomi di questi due imprenditori del Kuwait sono sulla bocca di mezza Roma da ieri pomeriggio quando lo stesso Al-Baker, proprietario della Winners International Trading, ha parlato pubblicamente su Twitter del tentativo di acquistare il club giallorosso: “Ora posso confermare che abbiamo presentato un’offerta a James Pallotta per l’acquisizione dell’AS Roma, attraverso il mio intermediario Alharit Alateeqi. Stiamo aspettando la risposta di Pallotta”.

Alateeqi vive a Roma dal 2019, dove lavora per la Kuwait Petroleum International (la compagnia opera in Italia con il marchio Q8) e lo abbiamo contattato per chiarire meglio la situazione: “Io - rivela a Il Tempo rispondendo dalla sede del suo ufficio romano - sono soltanto il mediatore per Al-Baker. E’ una mia iniziativa privata da mediatore, ho una compagnia in Kuwait, non c’è alcun legame tra questo investimento e la Kuwait Petroleum International e non c’entra niente il fondo sovrano del Kuwati con questa operazione. Quello di Al-Baker è un investimento di privati”.

Oltre alle parole di Alateeqi è da segnalare una lunga intervista di Al-Baker, che - ricordando sempre che la Roma è una società quotata in Borsa - è intervenuto in collegamento ieri a tarda sera alla atvKuwait: “Nell’intervista di qualche settimana fa avevo dichiarato che stavamo presentando un'offerta per un club italiano, ma come sapete questi temi non possono essere divulgati ai media fino alla fine della valutazione. Finalmente due giorni fa abbiamo presentato un'offerta ufficiale all'AS Roma e speriamo che venga accettata. Prima di parlare di cifre vorremmo concludere l'affare, poi tutto verrà svelato, visto che la Roma è una società quotata in borsa. Ci sono delle regole sui mercati in Italia. La Serie A - ha proseguito spiegando i motivi del possibile investimento nella Roma - è un grande campionato e negli ultimi anni c'è stata una crescita del movimento. Negli anni a venire ci sarà un futuro ancora più luminoso, ci sarà grande competizione tra i club e ci sarà incertezza su chi vincerà il titolo. Ora stanno arrivando nuovi investitori in Italia, si costruiranno nuovi stadi, gli introiti televisivi stanno crescendo, quindi finanziariamente il mercato del calcio italiano è molto promettente. Siamo concentrati per chiudere l'affare entro i prossimi dieci giorni, se vinceremo la sfida per l’acquisto festeggeremo, se non ce la faremo ci congratuleremo con il nostro concorrente. C’è un altro soggetto interessato che ha iniziato a negoziare prima di noi e questo è ciò che sta creando tutti questi conflitti mediatici”. L’evidente riferimento è a Dan Friedkin, che mai, a partire dall’inizio della due diligence nell’ottobre del 2019, ha parlato pubblicamente delle strategie per acquistare il club di Trigoria. Siamo comunque in una settimana più che importante per il destino della proprietà della Roma: Pallotta ha fretta di vendere e Friedkin ha già presentato la sua offerta formale. L’obiettivo a Boston è definire tutto entro la seconda settimana di agosto.

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