
Dargen D'Amico, Diego Bianchi lo provoca: "Il cessate il fuoco...". Come replica

Dopo l'intervento di domenica scorsa, quando ha preso il microfono e ha risposto ai giornalisti presenti sul palco del teatro Ariston, Dargen D'Amico è tornato a parlare a Propaganda Live, la trasmissione del venerdì sera di La7. Il conduttore Diego Bianchi ha intervistato il rapper, partendo dal brano sui migranti che ha portato in gara a Sanremo e soffermandosi anche sulle polemiche sorte dopo che Mara Venier l'ha stoppato e ha chiesto a tutti di dare spazio alla musica. Sebbene la conduttrice abbia invitato l'artista nello studio di Domenica In, Dargen ha scelto intanto di concedere le sue dichiarazioni al giornalista romano. "Questo è il secondo Sanremo, dopo il tormentone. Quest'anno ho sentito molti pezzi ballabili. Il pezzo di quest'anno è politicamente impegnato. Tu sei pazzo", l'ha provocato Bianchi.

Le sinistre stanno sempre dalla parte sbagliata
"Nella scrittura delle canzoni non ci sono molte modalità. Una è di lettura interna, per rimuovere i corpi estranei che ti tormentano. E poi ce n'è un'altra, che è quella di guardare all'esterno. Quando non hai punti di riferimento, scrivi le canzoni. Faccio fatica a trovare un punto di riferimento. Ho raccontato il ruolo di questo Paese di vedetta del Mediterraneo": così ha risposto Dargen D'Amico. "La musica è disimpegnata", ha aggiunto subito. "Hai detto 'Cessate il fuoco'. Era previsto? Ad Amadeus è preso un colpo", ha chiesto il conduttore. "Io credo che lui sia molto elastico e tollerante. Mi stupisce che il cessate il fuoco sia un elemento sorprendente, dovrebbe essere il punto di partenza. La sorpresa dovrebbe essere che non si cessa", ha detto il rapper.
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