Sanremo 2024, Amadeus e Fiorello mattatori. Perché hanno vinto il Festival
Sanremo si è chiuso alla grande e con il record di ascolti. Oltre le polemiche e i fuori programma. Da Roberto Bolle a Luca Argentero, da Gigliola Cinquetti al ciclone Fiorello che nella finale di ieri è stato il padrone di casa. Ma vediamo cosa resterà di questa edizione record, l’ultima firmata Amadeus.
CHE COPPIA Altro che cantanti. I veri mattatori sono Amadeus e Fiorello. Sul palcoscenico sono un ciclone irrefrenabile. Saranno anche scivolati sulle scarpe di John Travolta e su un discutibilissimo «Ballo del Qua Qua» ma non ce n’è per nessuno. La simpatia travolgente di Fiore fa da perfetto contrappunto ad Amadeus. Il segreto è certamente nella loro amicizia di lunga data che li rende complici, sempre pronti all’improvvisazione e a coprire eventuali reciproche imperfezioni o sbavature. Cinque serate record fino alla ciliegina sulla torta nella finale di ieri. Risultati di ascolti che non si erano mai visti prima. E in Rai gongolano.
CO-CONDUTTORI Luci e ombre tra le spalle di Amadeus nelle cinque serate. Se Mengoni e Giorgia funzionano grazie a una voce che da sola fa spettacolo, Lorella Cuccarini è stata impeccabile...forse anche troppo. Mannino da rivedere: finisce per fare la maestrina ma chi gliel’ha chiesto?
CAST E CANZONI Tra i segreti del Festival canzoni che finalmente rispecchiano quello che si sente davvero in Italia. Non più solo cariatidi fuori tempo massimo ma un cast trasversale che pesca anche e soprattutto tra i giovani artisti della generazione Z.
Amadeus l’ha capito e non ha mollato la presa.
COVER SENZA LIMITI Il record dei record è stato segnato nella serata delle cover. Un dato Auditel da elezioni bulgare.
Lo scarto rispetto al passato è tutto lì: nella scelta di concedere massima libertà agli artisti nelle selezione delle cover da eseguire all’Ariston. Niente temi precostituiti o barriere temporali: le cover si pescavano in tutto il repertorio italiano e internazionale tra le canzoni pubblicate fino al 31 dicembre 2023.
SANREMO È OVUNQUE Il Festival è davvero dappertutto. In una settimana cambia la faccia della città che lo ospita. L’invasione non si limita al Teatro Ariston ma eventi e cantanti li abbiamo visti anche nel Suzuki Stage di piazza Colombo e sulla nave Costa Smeralda ormeggiata al largo di Sanremo.
PREMI DELLA CRITICA La svolta è arrivata già nella prima serata con quel primo posto nella classifica della sala stampa. Apprezzamento confermato fino all’ultimo. Loredana Bertè ha vinto il premio della sala stampa «Mia Martini». Emozione infinita nel ricordo della sorella Mimì.
Il premio della critica radio, tv e web è andato, invece, a Angelina Mango.
FANTASANREMO Borse rubate, abbracci al direttore artistico, look total black. E ancora matite per votare alle Europee, appelli per la pace, occhiali da sole e passeggiate in platea. I cantanti non sono tutti impazziti ma volevano vincere al FantaSanremo. Il gioco non è più una novità ma ogni anno continua a crescere. Inventato in un bar di Porto Sant’Elpidio è diventato uno dei protagonisti della kermesse. Quest’anno ai nastri di partenza c’erano oltre 2 milioni e mezzo di utenti registrati e più di 4 milioni di squadre. Una gara nella gara che ha sorpreso, imbarazzato e spiazzato all’Ariston e a casa.
ZIA MARA Non c’è Festival di Sanremo che si rispetti senza l’appuntamento della domenica pomeriggio con «Domenica In». Dalle 14 alle 20 i trenta cantanti che erano in gara si racconteranno senza peli sulla lingua. Padrona di casa Mara Venier. Con la mente che correrà alla prossima edizione ancora tutta da inventare.