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La7, Cairo replica al veleno a Giletti: “Qual era il problema reale di Non è l'Arena”

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La risposta di Urbano Cairo a Massimo Giletti è arrivata. Negli scorsi giorni il conduttore televisivo aveva parlato di un tradimento da parte dell’editore di La7 in merito alla chiusura di Non è l’Arena e ora è arrivata la replica nel corso di Un giorno da pecora su Radio1: “Lui la prende sul personale. C’era un bellissimo rapporto, ma la trasmissione Non è l’Arena perdeva 140 mila euro a puntata, 5 milioni l’anno. Già da gennaio discutevamo sulla possibilità di ridurre i costi. Visto che non era possibile, abbiamo deciso di chiuderla alcune puntate prima, perché tanto non saremmo andati avanti nella stagione successiva. Pressioni? No, ha avuto tutta la libertà che voleva e se avesse avuto cose da dire lo avrebbe potuto fare altrove”.

 

 

“Perché no? È la mia città”, è la risposta di Cairo quando si cambia argomento e gli chiedono della possibilità di diventare sindaco di Milano. Tornando alla tv Cairo sogna un colpo di “tele-mercato”: “Una che mi piace molto è Federica Sciarelli, ha fatto cose importanti e la cronaca nera da noi non ha mai funzionato tanto, ma con lei funzionerebbe”. E ancora: “Bruno Vespa ogni volta che lo vedo mi dice ‘Ma è come possibile che non mi hai ancora chiamato?’ Non l’ho chiamato perché Vespa è la Rai, come fai a spostare la terza camera dalla Rai…”. Chiusura sul caso di Chiara Ferragni: “Il tema della beneficenza è delicato, a me ricordo che dicevano sempre ‘falla e non dirla’”.

 

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