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Elisa e Giorgia a Sanremo, duetto divino: all'Ariston tutti a bocca aperta

Valentina Bertoli
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Divine ed eteree: Giorgia ed Elisa salgono sul palcoscenico di Sanremo e lasciano tutti senza fiato. L’incontro artistico tra le due voci femminili più belle d’Italia è una conferma di qualità e maestria. L’impeccabile esibizione preparata per la serata delle cover è prova di buona musica. Il pubblico e i telespettatori rimangono estasiati e incoronano le due regine dell’Ariston con una standing ovation memorabile. Capaci, eleganti e prive di fronzoli inutili, le due artiste si esibiscono in un duetto da pelle d’oca. Per gli internauti l’occasione è irrinunciabile e commentano a valanga: “Devono vincere!” o “Le migliori, oggi come allora”.

Il teatro si accende e la serata delle cover parte col botto: l’emozione rock di Elodie e Big Mama, che cantano “American woman” di Lenny Kravitz, rapisce sguardi e orecchie. Molte sorprese, poche delusioni. I telespettatori italiani si riconoscono nei brani che hanno lasciato un segno nella storia musicale nazionale. Novità e tradizione si alternano senza creare intoppi. Il direttore artistico Amadeus e il co-conduttore Gianni Morandi lasciano spazio agli artisti senza perdersi in chiacchiere inutili.

Tra i duetti più attesi, brilla quello di Giorgia ed Elisa. La cantante romana ha scelto come sua compagna d’avventura la cantautrice triestina. Le due fuoriclasse si esibiscono in un medley delle hit “Luce” e “Di sole e d’azzurro”. Talento, acuti, controllo vocalico: il risultato è una performance incredibile. Non passano inosservati gli elegantissimi look sfoggiati dalle artiste. Se Giorgia ha indossato un tailleur blu notte da capogiro, Elisa ha preferito un abito nero, lungo e con dei micro cristalli silver. Gli utenti sui social non fanno che usare parole di approvazione: “Diremo ai nostri nipoti che questo è stato il momento in cui è crollato il palco”, “Dopo loro il nulla”. Non manca una manciata di ironia: “Non canterò più, neanche sotto la doccia”, “Abbasseranno l’autostima a tre quarti dei concorrenti”. 

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