Cesare Cremonini strega Roma, lo show "felliniano" al Palazzo dello sport
Dopo anni di incubi sonori a qualsiasi latitudine, la scena musicale della capitale torna a tuonare. Come un’esplosione di colori e suoni, Cesare Cremonini sconquassa dolcemente il Palazzo dello sport di Roma ed immerge il suo pubblico in un’atmosfera surreale e visionaria. Per il tour indoor 2022, che arriva dopo il grande successo negli stadi, il cantante bolognese alza l’asticella: lo spettacolo è un’ondata di vitalità ed il palcoscenico si accende come il grembo di una madre per il suo bambino. Delfini fluttuanti, un sole incandescente e una luna bella e solitaria: tutto collabora a rendere il concerto uno show avanguardistico. Per una performance sbalorditiva bisogna offrire un connubio funzionale di poesia e carnalità e Cremonini le possiede entrambe.
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Un concerto atteso da mesi: dopo la conclusione del tour negli stadi 2022, Cesare Cremonini, cantautore stimato dai colleghi ed amato dal pubblico, chiude un anno da record con oltre 450.000 biglietti venduti. È tempo di un desiderato ritorno, quello nei palazzetti. Dodici serate tra Roma, Bologna e Milano contribuiranno alla rinascita musicale delle grandi città. Dopo tempi di magra, in cui il silenzio e la staticità hanno intorpidito anche i più scatenati, la voglia di live, di socialità e di emozioni si fa sentire forte. Cremonini registra il tutto esaurito e la sua arte travolge per ben quattro sere (1, 2, 4 e 5 novembre) il Palazzo dello sport di Roma. “I romani che mi seguono da sempre sanno che ho un rapporto particolare con questa città. Con Roma dovresti avere un po’ di timore, ma io con voi non ho mai paura”, esordisce così il cantante bolognese che, emozionato e con uno sguardo illuminato, saluta chi è lì per lui.
Un violino potente dà il via allo show e “La ragazza del futuro” è il primo brano di una scaletta che vanta di numerosissimi successi. Ritmo serrato, giacche scintillanti, voce calda e passi di una danza libera e di classe: Cremonini è un professionista a 360 gradi. Il Palazzo dello sport si trasforma in un grande acquario e i fan, ipnotizzati, “galleggiano” tra note e parole, ascoltando dal vivo le colonne sonore delle loro giornate.
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La scaletta alterna storiche tracce a canzoni di nuovo conio. Il cantautore, in continuo dialogo con i presenti, sorvola il parterre sostenuto da una passerella e si concede occhiolini e sorrisi per mascherare un talento tangibile e trasparente. Tra applausi e cori di apprezzamento, arriva il momento dell’atteso duetto virtuale con Lucio Dalla. Le due voci si fondono in un pezzo di bravura che è e rimarrà un unicum nel panorama musicale italiano. L’emozione è forte nel petto di chi sostiene il cantante dei Lunapop fin dalle prime prove da esordiente.
“Un concerto difficile da raccontare. Clamoroso. Un sogno di suoni a colori. Ho vissuto con il pubblico qualcosa di magico”: scrive Cesare Cremonini, colmo di gratitudine, sui suoi profili social. D'altronde lo aveva anticipato lui stesso attraverso alcune dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi: “Saranno live molto felliniani, dove l'onirico è in contrasto con il goliardico, come nella mia personalità”.