Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Jovanotti nel mirino di Gemitaiz: pagliaccio e qualunquista, attacco sul Jova Beach Party

Valentina Bertoli
  • a
  • a
  • a

Mentre il Jova Beach Party continua a viaggiare per l’Italia e ad accendere incantevoli spiagge con festival di musica e colore, la polemica fa da padrona. Dopo gli attacchi da parte degli ambientalisti e la lettera aperta che il geologo Mario Tozzi gli ha dedicato sulle pagine de La Stampa, Jovanotti subisce anche la stoccata di Gemitaiz. Il rapper romano, forte dei suoi risultati, si è concesso la libertà di inchiodare la creatività di un grande rivoluzionario del panorama musicale italiano: “Trovo che Jovanotti sia un pagliaccio e porti in giro un carrozzone di qualunquismo cosmico”. 

 

Assuefatti dal clima social in cui ogni questione diventa un tutti contro tutti, anche i cantanti non rinunciano a critiche ed invidie. A sparare contro Jovanotti, all’anagrafe Lorenzo Cherubini, e a fare da amplificatore di cassa alle discussioni orientate ad affossare lo show del cantautore, è Gemitaiz, rapper e produttore discografico. Davide De Luca, in arte Gemitaiz, uno dei principali esponenti della scena underground, si è sfogato su Instagram con i suoi followers e ha puntato il dito contro il Jova Beach Party e il suo inventore: “Raga non mi chiedete più se andrò anche io a qualche Jova Beach Party. Trovo che Jovanotti sia un pagliaccio e porti in giro un carrozzone di qualunquismo cosmico”. Il rapper non apprezza l’idea di un evento che fa della commistione di generi e stili musicali un punto forte del progetto: “60 o 90 euro per vederlo saltare vestito da pirata mentre passa da Benny Benassi ai Queen”. Poi le parole che spengono le illusioni dei fan che desidererebbero vederlo su uno dei palcoscenici che animano l’estate e i litorali italiani: “Avrà anche fatto del bene quando ha cominciato, ma da tempo è l’emblema del ribelle che, appena ha visto il cash, si è venduto alla qualunque. Non c’andrei manco morto”.

 

Ad ogni azione corrisponde una reazione. Le dichiarazioni del rapper hanno suscitato un putiferio: i seguaci di Jovanotti non hanno preso bene le gravi accuse subite dal loro idolo. Gemitaiz, però, alza la posta in gioco. Registra dei video utilizzando filtri simpatici che tradiscono l’aspetto cortese e, senza peli sulla lingua, aggiunge: “Volevo dire a tutti i fan di Jovanotti che io non ho niente contro di loro, non intendevo offenderli. Vorrei avvisare tutte queste persone di 40/50 anni che insultarmi non cambierà nulla. La mia posizione è quella. Mi dispiace che ascoltino questo tipo di musica ma li accetto”. Un dissing (termine tecnico che nel mondo rap sta ad indicare una gara di insulti tra colleghi) che non ha ancora ricevuto risposta da Jovanotti.

Dai blog