Funerali Gigi Proietti, l'ultimo saluto da brividi dell'amico Enrico Brignano: "Perdoname..."
Roma si ferma per dire addio a Gigi Proietti e lo fa come può, in tempi di Covid che rende impossibile il bagno di folla che il mattatore, morto lunedì a 80 anni, nel giorno del suo compleanno, avrebbe senza dubbio meritato. La bara sormontata da una grande corona di rose rosse arriva al Campidoglio, fa il giro intorno alla statua di Marco Aurelio, riceve il saluto militare e poi riparte, scortata dalle forze dell'ordine. Il corteo viene applaudito in piazza Venezia, poi sfila lungo via del Corso e via del Tritone per arrivare nel cuore di villa Borghese al Globe, il teatro elisabettiano dedicato a Shakespeare che Proietti ha voluto e diretto per anni e che ora prenderà il suo nome. Qui il saluto degli artisti, amici e colleghi. Il più straziante quello di Enrico Brignano che ammette piangendo "dopo il non ci sei non riesco a mettere il più". "Io ci provo, a pensare ad altro. Ma la scomparsa di Gigi Proietti continua a farmi proprio male. Troppo. Certe persone dovrebbero essere eterne" dice Brignano.