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Addio a Gigi Proietti. Il grande mattatore è morto all'alba

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Non ce l'ha fatta, Gigi Proietti. Il grande mattatore del teatro e del cinema è morto all'alba di oggi. Aveva appena compiuto 80 anni. L'amato attore romano è deceduto in una clinica romana intorno alle 5.30. Le sue condizioni si erano aggravate ieri sera. Proietti era ricoverato da giorni in clinica per problemi cardiaci.

 

Proietti era ricoverato da due settimane in una nota clinica romana per gravi problemi cardiaci. Ieri, come rivelato da Il Tempo,  le sue condizioni sono precipitate e nella tarda serata è stato sedato. "Nelle prime ore del mattino è venuto a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie", è l’annuncio della famiglia dell’attore romano.

Oltre mezzo secolo sulle scene: mattatore del palco, che sapeva far volare lo spettatore dalla migliore romanità comica a Shakespeare e il teatro più alto. Gigi Proietti se n’è andato nel suo ottantesimo compleanno, il 2 novembre, ’giorno dei morti', data su cui in più occasioni aveva ironizzato.  Attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico la sua carriera è iniziata negli Anni Sessanta. Raccontava di essersi innamorato del teatro ai tempi dell’università e da lì, di non averlo mai più lasciato. Affabulatore e trasformista, nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli esordì nel ’Can Can degli italiani' per poi crescere in notorietà fino al successo di ’A me gli occhi, please', uno degli spartiacque della sua carriera, e del teatro italiano, con repliche negli anni Novanta e un record di oltre 500.000 presenze al Teatro Olimpico di Roma. Sul fronte televisivo prese parte allo sceneggiato ’Il circolo Pickwick’ di Ugo Gregoretti, e tra gli Anni Settanta e gli Anni Ottanta fu protagonista di spettacoli di successo come ’Sabato sera dalle nove alle dieci', ’Fatti e fattacci', ’Fantastico' e ’Io a modo mio'. In anni più recenti , è stato protagonista di molte serie televisive di successo, prima fra tutte la serie Rai ’Il maresciallo Rocca' , divenuta una di quelle di maggior audience della televisione italiana.

Fin dagli anni Settanta ha dedicato tempo anche all’insegnamento, a cominciare dal ’Laboratorio di Esercitazioni Scenichè. Nel 1976 il successo arriva anche sul grande schermo, con il celebre ’Febbre da cavallo', nel ruolo dello scommettitore Mandrake, che con il passare degli anni è divenuto un vero e proprio film di culto. Dal teatro al cinema, Proietti ha rappresentato una romanità ironica e positiva, ovunque apprezzata e capace di unire il Paese, calcando le scene di tutta Italia e oltre. Memorabili le sue maschere romane, da Meo Patacca al cultissimo Mandrake di Febbre da cavallo, senza contare le mitiche barzellette e gli scketch memorabili che dal teatro e la tv stanno avendo una seconda vita sul web. 

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