Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'etilometro fa paura, i limiti sono gli stessi ma a tavola niente vino

Damiana Verucci
  • a
  • a
  • a

Dimezzate le bottiglie al ristorante, preferita l’acqua o al massimo una birra, i super alcolici, poi, sono letteralmente banditi a tavola e. se proprio si ha voglia di un bicchiere dopo cena o in un locale notturno. ci si assicura che almeno una persona del gruppo, o di un tavolo, resti completamente sobria.

I romani fanno i conti con il nuovo codice della strada che inasprisce le sanzioni per chi viene beccato alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo; in realtà sembra anche che ci abbiano capito poco e in molti credono che a cambiare, oltre le sanzioni, siano le quantità di alcol che è possibile consumare durante un pasto prima di mettersi alla guida della proprio auto.

Secondo i primissimi dati di Confesercenti Roma, da almeno un paio di settimane il consumo di vino è calato del 14 per cento negli esercizi di somministrazione al dettaglio, mentre quello dei super alcolici del 18%, ma c’è anche qualche ristoratore nella Capitale che si spinge a parlare del 40% in meno, soprattutto nei weekend, quando la percezione generale è che potrebbero esserci più controlli sulla strada.

«Come Fiepet faremo delle analisi più approfondite nei prossimi mesi - dice Claudio Pica, Presidente dell’Associazione di categoria - indubbiamente l’effetto del nuovo provvedimento si è fatto sentire sul consumo di alcolici, forse anche in maniera esagerata». Per carità, nessuno se la sente di dire che sia un male, quando l’obiettivo è evitare che ci si metta alla guida in uno stato comunque alterato, «ma va fatta poi una distinzione tra uso e abuso - continua Pica - la sensazione è che per evitare sanzioni, come il ritiro della patente, si sia tolto anche il piacere di un semplice bicchiere di vino».

Il provvedimento è giusto, fa eco Sergio Paolantoni, Presidente di Fipe-Confcommercio, «di certo stiamo notando una brusca inversione di tendenza a tavola per quanto riguarda il consumo di alcolici. Al momento non possiamo parlare di allarme per la categoria a livello di fatturati che calano, ma dobbiamo vedere cosa succederà nelle prossime settimane».

E le prime avvisaglie di calo dei consumi si vivono anche nelle enoteche dove si consuma vino. Sempre secondo Fiepet, solo nelle ultime due settimane, le prenotazioni per un aperitivo o un dopo cena a base di alcol, sono calate del 10%. Effetto di un provvedimento non bene compreso dai più? Le associazioni di categoria ne sono convinte, altrimenti, dicono, non si spiegherebbe perché «in qualche caso i consumatori chiedono perfino se c’è dell’alcol nei dolci, prima.

Dai blog