Roma, servizi più cari per il Giubileo: aumenti su musei e wc pubblici
Dal 37% a oltre il 50,7 di copertura comunale dei costi di gestione dei principali servizi, con picchi dell’80,4% per la refezione scolastica (a tariffe confermate per i cittadini) e dell’87,2% per i mercati rionali, a fronte di spese complessive salite di circa tre milioni di euro, da 160 a 164. La giunta capitolina ha approvato le tariffe 2025 dei servizi a domanda individuale ritoccando verso l’alto, ad esempio, quelle di mostre e musei e anche per usare i bagni pubblici. Prezzi che aumentano con l’inizio del Giubileo proprio in virtù dei maggiori flussi turistici. Tra gli incrementi in vista c’è quello delle tariffe dei luoghi della cultura per i non residenti a Roma: è previsto infatti un aumento di due euro per quasi tutte le tipologie di biglietti «interi». Ai Musei capitolini e ai Mercati di Traiano, ad esempio, il ticket per non residenti salirà da 13 a 15 euro; da 11 a 13 al Museo della Civilità romana; da 12 a 14 per il Museo dell’Ara Pacis. E così via con la Galleria d’arte moderna, il Museo della Forma Urbis, il Museo dell’Ara sacra di Torre Argentina. Aumenti che, scrive la giunta Gualtieri, derivano da una specifica richiesta della Sovrintendenza capitolina «in ragione dell’incremento del flusso turistico previsto durante l’anno giubilare, al fine di migliorare i servizi».
Rapina a mano armata al supermercato. Casse svuotate, dipendente ha un malore
Anche il dipartimento Ambiente - si legge in delibera - ha chiesto rincari sia della tariffa d’ingresso ai bagni pubblici (che passerà da 1,20 euro a 1,50) visto che sono stati riqualificati e ristrutturati «in occasione del Giubileo», ma anche del costo di partecipazione ai corsi di giardinaggio: da 174 a 200 euro. Ritoccate anche le tariffe di concessione dei loculi cimiteriali, ma in questo caso si tratta di un adeguamento all’indice Istat dei prezzi al consumo. Costeranno molto di più, poi, l’ingresso e la sosta dei veicoli autorizzati all’interno di Villa Borghese (da poco più di 10 euro al giorno a circa 40) e sale anche il prezzo per chi desidera utilizzare, per eventi commerciali, un’area di inestimabile bellezza come la Via Biberatica ai Mercati di Traiano. Dai seimila euro del 2024, infatti, quest’anno si passa a novemila. Scende invece la tariffa per il Salone del Pergolato e la Terrazza del Casino dell’Orologio, a Villa Borghese: da duemila euro a 800. Prevista invece l’eliminazione della richiesta economica per il Teatro di Villa Torlonia. Confermato, tra gli altri, il prezzo di 20 mila euro per la concessione commerciale del Circo Massimo (esclusa l’area archeologica), di Piazza di Siena, Trinità dei Monti, Fori Imperiali e Pincio.
Romeno accoltella 14enne nel vagone della metropolitana. E' caccia all'uomo
Restano uguali al 2024 anche le tariffe giornaliere per effettuare riprese all’interno delle aree archeologiche e monumentali e nelle zone di particolare pregio, come piazza Navona e piazza Venezia. Ma a fronte di aumenti che riguardano soprattutto le attività legate al turismo, lo sforzo sembra essere stato quello di mantenere costanti le tariffe dei servizi per i cittadini. Cambiano però le spese previste e le coperture dei costi di gestione con risorse del Bilancio comunale. Per le case di riposo l’esborso scende dai 10,8 milioni del 2024 a poco più di nove quest’anno, con copertura salita dal 20,7 al 23,2%. Anche per i nidi si spenderà circa un milione in meno (da 86,7 a 85,4, ma con copertura da 41,2 a quasi il 60%). La refezione scolastica dai 605 mila euro del 2024 scende a circa 569 mila, però la percentuale a carico del Comune sale dal 66,7% all’80,4%. Aumenta poi la spesa per i mercati rionali, da due milioni a 2,6 con copertura lievitata dal 52,5 all’87,2%. Per musei e mostre quest’anno si spenderanno oltre 52 milioni rispetto ai 49 dello scorso anno e il Comune contribuirà ai costi per oltre il 40,5%. Capitolo wc pubblici: le spese salgono da un milione a 2,4 con una contribuzione comunale del 65,8% (l’anno scorso era del 20). Ma utilizzarli costerà 30 centesimi in più e le entrate previste, in effetti, salgono da 200 mila euro a oltre un milione e mezzo.