Roma, il caso del video hot finisce in Parlamento: "Non è scandalo ma violenza"
Una vicenda tutta da chiarire che coinvolge l’AS Roma e una dipendente licenziata. A raccontarla è stata «Il Fatto Quotidiano», che spiega come la donna si sia ripresa nell’intimità con il fidanzato, ma questo video ha iniziato a circolare tra numerosi membri del club di Trigoria. Nessuna presa di posizione ufficiale sul licenziamento, che ha scatenato reazioni diffuse, anche e soprattutto nel mondo della politica, il PD chiede a gran voce spiegazioni e l’apertura di un’indagine parlamentare, oltre che il coinvolgimento del Ministro dello Sport.
«Raccontano di una riunione a Trigoria nella quale un giocatore della Primavera avrebbe confessato tra le lacrime, davanti a diverse persone, di essere stato lui a sottrarre il filmato dal telefonino della ragazza, chiesto in prestito per chiamare il suo procuratore, quindi a farlo girare tra i suoi compagni delle giovanili. Da lì poi è arrivato ad altri e ad altri ancora. La ragazza è stata licenziata su due piedi dall’As Roma, per la quale lavorava da poco meno di dieci anni» si legge sul Fatto, che ha riportato, inoltre, la lettera firmata dall’avvocato Vitali che riporta i motivi dell’allontanamento.
«È stato portato all’attenzione della Direzione Risorse umane e dei vertici aziendali un video che inconfondibilmente La ritrae nel compimento di atti sessuali. Purtroppo, ci risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della Società. Viene rilevata l’incompatibilità della prosecuzione del Suo rapporto di lavoro con il sereno e regolare andamento dell’attività della Società». Sembrerebbe questo l’oggetto della contestazione, secondo quanto deciso dal club, più che il video in sé. Qualche contenuto ritenuto poco idoneo ha costretto la Roma ad agire di conseguenza, quello che sostiengono i giallorossi, anche se nessun dettaglio del filmato è noto. Nessun provvedimento, a quanto sembra dalle ricostruzioni, per il giovane protagonista della diffusione del materiale. Una storia che comunque risale a qualche mese fa, in autunno, e che la Roma dovbrebbe chiarie oggi in via ufficiale dopo la trasferta a Brighton.
Intanto la vicenda fa capolino in Parlamento. «I chiarimenti chiesti alla As Roma non sono arrivati, per cui questa mattina ho depositato un’interrogazione parlamentare alla ministra Calderone e al ministro Abodi perché, se la ricostruzione giornalistica del video sottratto e diffuso dal cellulare di una dipendente, che ha causato paradossalmente il licenziamento della vittima e nessuna conseguenza per l’autore di quel gesto, fosse confermata, questo non sarebbe "uno scandalo a luci rosse", ma una vera e propria violenza», è l'annuncio del responsabile sport e deputato del Pd, Mauro Berruto.