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Roma, manichino choc al corteo pro-Palestina: Netanyahu come un deportato

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Nel corso della manifestazione in sostegno alla causa palestinese in piazza Vittorio, a Roma, un manifestante ha retto un manichino raffigurante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, vestito da deportato e con una stella di David disegnata sul petto. Sulle mani incatenate, invece, gocce di sangue, nonché una stella di David con una svastica al suo interno. Un’iniziativa estemporanea contro la quale si è levata anche la protesta di qualche manifestante, che ha protestato contro il ragazzo che esponeva il manichino: "Ora sui giornali si parlerà di quello invece che della piazza", ha criticato una donna.

 

 

Cartelli, striscioni, kefiah e bandiere palestinesi per ricordare "tutti i genocidi". In centinaia si sono riuniti in piazza Vittorio Emanuele, a Roma, nel giorno della Memoria per le vittime dell’Olocausto, per una manifestazione a sostegno della causa palestinese. Un cartello porta la scritta: "I genocidi sono tutti uguali". "Mai più significa mai più per nessuno, stop doing what Hitler did to you", è quanto si legge su un altro cartello. E ancora: "La memoria riguarda ogni epoca. Basta genocidi a Gaza". In aria, oltre alle bandiere palestinesi, sventolano le bandiere di Potere al popolo, di Rifondazione comunista, dell’Usb e delle associazioni studentesche Cambiare e Osa. "Free Palestine, mai più apartheid", "Palestina libera, Palestina rossa" e "From the River to the Sea Palestine will be free": sono alcuni dei cori intonati dai manifestanti.  

 

 

Forti tensioni anche a Milano. In via Padova i manifestanti pro Palestina si sono radunati per partecipare al corteo non autorizzato dalla Prefettura. A sbarrare la strada ai manifestanti un ingente schieramento di forze dell’ordine, con blindati e agenti in tenuta antisommossa. Oltre a intonare cori pro Palestina e contro gli agenti, i manifestanti hanno lanciato alcune bottigliette d’acqua in direzione dei blindati. 

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