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Roma, Gualtieri è un sindaco pizzardone. Nel 2023 record di multe e tesoretto

Martina Zanchi
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Un fiume di multe per violazioni al codice della strada che per il 2023 potrebbe portare nelle casse di Roma Capitale oltre 138 milioni. In crescita rispetto ai 133 incassati nel 2022 e quindi in linea con i «desiderata» del Campidoglio, che da tempo chiede alla polizia locale di fare più multe per aumentare le somme da mettere a Bilancio. Nell’anno appena trascorso, stando ai dati del Comando generale dei vigili urbani, l’equivalente di un romano su tre si è visto recapitare la classica raccomandata verde: le sanzioni sono state infatti oltre 900mila, 200mila in più rispetto al 2022, senza contare peraltro varchi Ztl, semafori rossi e corsie preferenziali per cui si è superato il milione di verbali. Per avere una stima attendibile di quali saranno gli introiti effettivi si possono confrontare le previsioni del 2022 con quelle del 2023. Due anni fa infatti il Comune ipotizzava 248,9 milioni di proventi ma l’incasso reale fu di 133. Circa il 53%. Applicando la stessa proporzione sulle previsioni 2023 (259,2) si arriva appunto a 138,4 milioni.

 

 

E tra i comportamenti più sanzionati lo scorso anno, neanche a dirlo, svetta la sosta irregolare. In divieto di fermata (127mila multe), sulle strisce pedonali, sul marciapiede, sugli incroci, in doppia fila e in mezzo alla strada. La sosta selvaggia è la regina delle infrazioni nella Capitale con ben mezzo milione di multe che, tradotte in «denari», valgono tra 25 e 30 milioni. Ma ci sono zone e zone. È il centro storico il quadrante in cui fioccano più verbali per parcheggio irregolare (oltre 103mila), seguono Parioli e Trieste-Salario (74mila), poi Prati e l’Aurelio. È il Casilino invece la zona meno «multata» considerando però che, a poca distanza, al Prenestino le sanzioni quasi raddoppiano. E ancora, tra le violazioni più frequenti c’è l’uso del telefonino al volante, causa di inevitabile distrazione e quindi spesso di incidenti. Lo scorso anno però sono stati pizzicati 22mila automobilisti e per lo più in centro (oltre tremila sanzioni) e nei Municipi VIII e VI (oltre duemila ciascuno). Considerando la multa «base» di 165 euro il valore complessivo si aggira sui 3,6 milioni.

 

 

Sono dati che dimostrano come, per quanto diffusa, questa abitudine pericolosa sia difficile da intercettare. Così quest’anno il comandante Mario De Sclavis è pronto a fare ricorso anche a metodi «non convenzionali». Pattuglie in borghese e in motocicletta, con lo scopo preciso di cogliere sul fatto i trasgressori con lo smartphone in mano, circolano già da alcuni giorni e il servizio verrà probabilmente potenziato. Ancora molte poi le infrazioni per eccesso di velocità rilevate con autovelox e tutor: nel 2023 le multe sono state infatti 260mila. E in un anno nero per gli investimenti mortali, con 42 vittime solo nella Capitale, le sanzioni per chi ha parcheggiato sulle strisce oppure non ha dato la precedenza ai pedoni sono state circa 70mila. Intanto il 5 gennaio a Centocelle c’è stata la prima vittima del 2024: un 83enne falciato mentre attraversava. Segno che sul fronte della sicurezza stradale ancora molto resta da fare.

 

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