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Roma, Gualtieri fa retromarcia sulla Ztl: rinviati i divieti sulla fascia verde

Martina Zanchi
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È arrivata la marcia indietro del Comune sui nuovi divieti di circolazione imposti in Fascia verde a partire da novembre. Un dietrofront, quello di Roma Capitale, che ha il sapore della resa di fronte alle continue e pressanti proteste dei cittadini che, oltre a manifestare in Campidoglio e a travolgere il provvedimento con oltre 98mila firme (tante quelle raccolte dalla petizione online del consigliere leghista Fabrizio Santori), ultimamente hanno iniziato a "sabotare" la nuova segnaletica stradale posizionata in corrispondenza dei varchi. Ma senza dubbio ha pesato anche il dissenso registrato all’interno del centrosinistra capitolino, che ha chiesto al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore Eugenio Patanè una sostanziale revisione dei divieti. Così ieri, dopo giorni di riflessione e valutazioni tra uffici e giunta, le modifiche alla delibera sulla Ztl Fascia verde sono state illustrate alla maggioranza.

 

 

Si parte dallo slittamento di un anno delle misure più pesanti, ad esempio lo stop alle auto diesel Euro 4 (oltre 146mila veicoli nella Capitale) che non scatterà più tra cinque mesi, come previsto dal cronoprogramma iniziale, ma esattamente un anno dopo, a novembre 2024. Per quanto riguarda le automobili a benzina di classe Euro 3, invece, se ne riparlerà a fine 2025. Ma anche a quel punto lo stop sarà solo parziale, visto che è previsto un sistema di permessi (a chilometraggio o a ingresso) che consentirà ai veicoli più vecchi di accedere comunque alla Fascia verde senza incorrere in sanzioni. Ora per il Comune si tratta solo di far «digerire» l’alleggerimento dei divieti alla Regione Lazio. E comincerà a farlo proprio nell’incontro previsto per oggi con il governatore Francesco Rocca in cui Roma Capitale esporrà le proprie proposte finalizzate, da un lato, a garantire la riduzione dell’inquinamento imposta dal Piano regionale sulla qualità dell’aria, e dall’altro a non infierire sulla popolazione evitando di costringere i cittadini a un costoso e immediato cambio d’auto. E dato che una delle critiche più pesanti alla delibera sulla nuova Ztl ambientale riguarda la sua ampiezza - da viale Palmiro Togliatti a est fino a via Pineta Sacchetti a ovest, e da via di Vigna Murata a sud fino alla Salaria - la giunta Gualtieri ha ovviato al problema identificando un secondo perimetro decisamente ridotto rispetto al primo.

 

 

UN'ALTRA ZTL - Da novembre 2024, infatti, i divieti entreranno in vigore all’interno dell’attuale Ztl Vam (acronimo che sta per «Veicoli a motore»), che corrisponde più o meno all’area compresa dalle Mura Aureliane e che al momento è preclusa solo agli autocarri più lunghi di 7,5 metri. Dal 16% del territorio capitolino della Fascia verde, quindi, si passa ad appena il 2% della «Vam».

BONUS OPPURE MOVE-IN - Confermata poi la deroga per i mezzi alimentati a Gpl e a metano, ai consiglieri di maggioranza gli assessorati alla Mobilità e all’Ambiente hanno esposto il sistema di accessi consentiti tramite bonus oppure con il sistema «Move-in». Quest’ultimo dovrebbe essere pronto a gennaio 2024 e consentirà la circolazione in Fascia verde anche ai veicoli esclusi ma solo per un chilometraggio annuale predefinito, mentre non è ancora disponibile per la Ztl Vam. Una misura esclude l’altra: l’utente dovrà scegliere tra il «carnet» d’ingressi (da 60 a cinque, a scalare negli anni e in base al tipo di veicolo) e «Move-in», che richiede invece l’installazione di una sorta di «scatola nera» sul proprio mezzo per consentirne il tracciamento.

COSA SUCCEDE ADESSO - Da novembre 2023, intanto, resteranno fuori dalla Fascia verde le automobili diesel fino a Euro 3 e quelle alimentate a benzina fino a Euro 2, nonché i motoveicoli e i ciclomotori a gasolio fino a Euro 2 e a benzina fino a Euro 1. Categorie, queste, che erano già escluse in base a precedenti provvedimenti del Comune. Ora però il divieto sarà fatto rispettare con l’accensione dei varchi elettronici. D’ora in poi, quindi, per i trasgressori scatteranno le multe, ma c’è la «scappatoia»: potranno richiedere, appunto, 60 bonus d’accesso annuali oppure installare l’impianto «Move-in» che darà la possibilità, a seconda del tipo di veicolo e di carburante utilizzato, di percorrere dai 600 ai quattromila chilometri all’interno della Fascia verde.

 

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