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Stazione Termini, riecco la tendopoli appena sgomberata

Sigismondo Valente
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Riecco la tendopoli in viale Pretoriano, a pochi passi dalla stazione Termini. Sono passate appena due settimane dallo sgombero della bidonville in piazza di Porta San Lorenzo, ed ecco che la tendopoli riappare appena oltre gli archi dell’omonima via. Le tende, per ora, sono una decina. Sono tornate nello stesso punto, viale Pretoriano, dal quale gli stranieri sono stati sgomberati da appena due mesi, a fine febbraio. Quanto a Porta San Lorenzo, va precisato che quello di due settimane fa è stato il secondo intervento dopo quello di dicembre.

Inutile tornare ulteriormente indietro nel tempo perché non finiremmo più di elencare quante volte, nel corso degli anni, la tendopoli è risorta al di qua e al di là dell’arco di piazzale Sisto V, dove c’è la mensa della Caritas che, per ovvie ragioni, è un punto di riferimento per il popolo dei disperati che ha preso d’assalto l’area compresa tra l’Esquilino e il quartiere San Lorenzo. Per quanto riguarda viale Pretoriano, invece, dove ieri mattina sono state fotografate le prime dieci tende appena rimontate sotto le Mura Aureliane, il Campidoglio, insieme alla competente soprintendenza, potrebbe seriamente pensare all’eventualità, più volte suggerita da questo o quell’altro consigliere capitolino, di recintare l’area verde così da impedire la riorganizzazione del camping degli immigrati. Anche perché gli sgomberi hanno un costo, impegnando sia gli uomini della polizia locale, sia gli operatori dell’Ama, che hanno un bel da fare, ogni volta, per portar via quintali di immondizia, vecchie coperte e materassi. Oppure, dal momento che la tendopoli non è invisibile, si potrebbe intervenire subito e magari poi monitorare costantemente il parco evitando nuovi insediamenti. Questa storia del "camping Termini", insomma, sta diventando una barzelletta. Meglio darci un taglio.

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