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Lamberto Giannini, chi è il nuovo prefetto di Roma

Il capo della polizia uscente nominato al posto di Bruno Frattasi: "È stato un grande onore, ora mi accingo a un'altra grande sfida"

Francesca Musacchio
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«Grandissimo orgoglio per aver guidato la Polizia di Stato per tanti anni. Ho cominciato da agente ausiliario ed ho fatto un lungo percorso. E ora c'è questa grande sfida e provo orgoglio anche per questo». Lamberto Giannini, capo della Polizia uscente, è il nuovo Prefetto di Roma. La nomina è arrivata ieri da parte del Consiglio dei Ministri, dopo due mesi di ruolo vacante dopo che Bruno Frattasi è stato nominato direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. E in questo tempo trascorso la Prefettura della Capitale è stata retta dal prefetto vicario, Raffaela Moscarella.

Adesso, però, c’è Giannini che sarà Prefetto con poteri speciali in vista del Giubileo 2025. La notizia della sua nomina è arrivata nel giorno delle celebrazioni per i 25 anni della Polizia Postale. E proprio da qui il nuovo Prefetto di Roma ha commentato il passaggio di incarico: «È stato un grande onore aver diretto la Polizia, questo resterà indelebile nella mia vita. Adesso mi accingo a una nuova grande sfida». Una sfida che comprende anche il Giubileo sul quale Giannini ha detto di dover «acquisire tutte le informazioni per avere un quadro generale, ho già avuto i primi contatti».

 

A Roma, dunque, arriva un altro super poliziotto che conosce bene la Capitale non solo per esservi nato. Nel 2004, infatti, diventa capo della Digos. Dal 2016 al 2020 guida la Direzione centrale della polizia di prevenzione e assume anche la carica di presidente del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo. Proprio a lui si deve il lavoro di individuazione dei foreign fighters andati a combattere in Siria a fianco dell’Isis e rientrati in Italia.

Adesso la sfida alla guida della Prefettura di una città come Roma che, oltre al Giubileo, si prepara anche per l’eventuale assegnazione dell’Expo. E Giannini, in qualche modo, ha già delineato le priorità che «sono un paniere molto ricco di vicende, che meritano la massima attenzione - ha detto a margine dell’evento organizzato nella capitale in occasione dei 25 anni della Polizia Postale - Io ritengo che per parlarne in maniera adeguata bisogna prima addentrarsi. Conosco bene Roma, so quali sono le tematiche, ma penso che sia anche una questione di serietà avere prima la possibilità di sedersi, di lavorare, di studiare e fare un punto su questo. Ci vediamo tra qualche giorno».

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