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Gualtieri gioca a carte, è caccia alla talpa dell'Aula

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Susanna Novelli
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«Era un tresette e non scopa». Precisa il sindaco Roberto Gualieri all’indomani della pubblicazione di un breve video sul sito del quotidiano web «affari italiani» che ritrae il primo cittadino impegnato in Aula Giulio Cesare a giocare con il cellulare durante l’intervento dei consiglieri. Quattro secondi "catturati" nella seduta del 2 febbraio sulla delicatissima situazione della Multiservizi, in cui si ipotizzava il licenziamento di 800 operatori. Registrati e diffusi tuttavia solo giovedì quando in Assembela capitolina si svolgeva il Consiglio straordinario su Ama e rifiuti.

E se il primo cittadino si è giustificato solo nella serata di ieri sostenendo che «era stata una giornata intensa, al mattino avevo fatto un sopralluogo con Salvini ai cantieri della metropolitana. Poi ho ascoltato due lunghissimi interventi di Raggi e di Di Stefano. Delle tre cose la più piacevole è stata quella con Salvini - ha scherzato -. Mi dovevo un attimo rilassare». Aggiungendo poi di «non aver dato molta importanza a questo episodio».

Un episodio importante eccome. E non solo per la figuraccia comunque fatta dal sindaco davanti agli eletti dal popolo (e ai quali deve comunque rispetto), ma anche dal parapiglia scatenato in Assemblea capitolina, dove si è aperta l’inevitabile «caccia alla talpa». Dall’inquadratura del video, infatti, la ripresa è avvenuta a stretto contatto con la presidente dell’Aula, Svetlana Celli. Un punto in cui spesso stazionano funzionari tecnici, ma al quale anche i consiglieri sono solerti salire per brevi comunicazioni alla presidenza. E la più "agguerrita" sulla caccia sembra essere proprio la numero uno dell’Aula Giulio Cesare che non solo ha convocato una capigruppo sull’episodio, ma ha fatto sapere di essere favorevole alla richiesta di un accesso agli atti presentato da Valerio Casini di Italia Viva per recuperare la ripresa integrale della videocamera che inquadra frontalmente l’Aula e che coglie quindi gli scranni riservati alla presidenza, al sindaco e alla giunta: è l’unico modo per capire chi possa aver girato il video con il proprio cellulare. Ma non finisce qui. È trapelata anche la volontà di «condividere con l’ufficio di presidenza dell’Aula l’intenzione di attuare maggiori restrizioni e controlli sul passaggio di funzionari, dipendenti e consiglieri negli spazi dell’emiciclo».

La maggioranza punta il dito contro un’opposizione gongolante che, puntuale respinge al mittente. «Sono d’accordo con la maggioranza - ironizza il capogruppo FdI, Giovanni Quarzo -l’episodio del video girato al sindaco dimostra che le attuali regole per la gestione dell’area adiacente la presidenza sono inadeguate. Propongo di posizionare un piccolo tavolo sotto la presidenza affinché Gualtieri, Mancini, Pace e la Alfonsi possano giocare a scopa in 4 senza eccessivi impedimenti». . Pesante il capogruppo Udc-Fi, Marco Di Stefano che dopo lo slogan «cercasi compagno a scopetta per Gualtieri, solo orari Aula», sottolina come «tra un numero legale che cade e l’altro, a causa di una maggioranza oramai liquefatta, è meraviglioso percepire la passione con cui i pochi consiglieri sopravvissuti del centrosinistra impiegano il loro tempo a cercare lo straordinario autore della foto al sindaco ritratto mentre si fa una scopetta, anziché riflettere su quale sindaco stanno tentando di sostenere». Per il capogruppo della Lega, Fabrizio Santori «siamo all’indecenza». Al di là dell’opportunità, o meno, di un momento di «percorso antistress» del sindaco durante un Consiglio straordinario, la diffusione a mezzo stampa del video a due mesi dalla sua registrazione è un indizio politico da non sottovalutare. E da manuale si tratterebbe di un colpo sparato da fuoco amico e forse per un rimpasto di giunta, richiesto da mesi dall’«ala Schlein», capitolina che tarda però ad arrivare. A pensar male...

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