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Roma, la Barcaccia si tinge di nero: gli ambientalisti sfregiano la fontana

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Risveglio insolito a Roma, con la fontana della Barcaccia, in Piazza di Spagna, riempita di vernice nera. Autori, ancora, gli attivisti di Ultima generazione - in tre sono stati identificati dalle forze dell'ordine - che hanno spiegato di aver utilizzato un liquido a base di carbone vegetale. "Se vedere quest'acqua nera vi sconvolge è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo - dicono in una nota - Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C. C'è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili. Con questa azione vogliamo chiedere al Governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l'ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte".

Un'azione che però ha suscitato l'indignazione della politica, a partire dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha parlato di "ennesimo, gravissimo episodio" che "è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c'entra assolutamente nulla con la tutela dell'ambiente. E annuncia lo studio di una norma "che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi, spesso costosi perché richiedono specialisti e attrezzature adeguate".

Ben meno diplomatico il sottosegretario, Vittorio Sgarbi, secondo cui "è ora di finirla con queste provocazioni in nome di un alto ideale fasullo come quello del clima. Peggiorato, sì, ma da questi grotteschi ambientalisti" che "andrebbero rinchiusi all'interno di luoghi di recupero psicologico con trattamento sanitario obbligatorio. Non si può dialogare con delle menti malate".

Ferma anche la condanna del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha sentito Sangiuliano per fare il punto sui danni. E che concorda sul fatto che colpire i monumenti è "in contraddizione con chi dice di voler difendere l'ambiente. Spesso gli interventi sono con materiali che sulla carta possono essere rimossi ma che invece possono danneggiare il monumento".

L'intervento è stato immediato: Acea ha chiuso l'acqua della fontana, che era stata lavata e ripulita solo ieri, la vasca è stata svuotata anche con l'ausilio delle squadre di Ama Spa che hanno collaborato alle operazioni di pulizia. Condanna il gesto anche l'assessore alla Cultura Michele Gotor: "Usare un monumento come sfondo per propagandare le proprie idee, con il risultato però di rischiare di danneggiare, anche seriamente, quello stesso monumento è un atto da ecoidioti".

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