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Roma, il Comune salva Atac: all'azienda altri 40 milioni

Martina Zanchi
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Tre mesi dopo l’uscita di Atac dal concordato preventivo il Campidoglio è costretto a mettere mano al portafoglio per salvare i conti dell’azienda dei tra. E di conseguenza i servizi per i cittadini di Roma. È stato raggiunto nelle scorse ore, con la promessa di una variazione di bilancio, l’accordo tra la giunta Gualtieri e la società che ha chiesto al Comune un incremento di circa 40 milioni dello stanziamento previsto. Risorse finalizzate al rinnovo del contratto di servizio (che scade domani ma che dovrebbe essere nuovamente prorogato) e soprattutto a mantenere le prestazioni attuali sulla rete del trasporto urbano, evitando tagli al chilometraggio. L’intesa è arrivata dopo settimane di tensione in seguito alla notizia di tagli al budget delle partecipate emersa, a inizio mese, con l’approvazione del maxi emendamento di giunta al Bilancio di previsione 2023-2025. La manovra draconiana, motivata da Palazzo Senatorio con uno squilibrio di cassa di 400 milioni, ha visto infatti salire le risorse destinate ad Atac di soli 16 milioni per il 2023 (Atac ne chiedeva, appunto, 40 in più) portando a 576 milioni la somma destinata al rinnovo della contrattazione, per poi sprofondare nel 2024 a poco meno di 570 e ancora, fino a 549,7 l’anno successivo. Quello del Giubileo.

 

 

Immediata l’allerta dei sindacati, che hanno invitato la giunta a rivedere la decisione. Così venerdì, per fare il punto della situazione, l’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè ha ricevuto i rappresentanti dei lavoratori. Un incontro in cui l’assessore avrebbe assicurato ai sindacalisti di stare lavorando a una soluzione per evitare il tracollo dei trasporti e una nuova crisi aziendale. La società infatti avrebbe precisato che, a fronte dei rincari energetici e di incassi da bigliettazione che stentano a raggiungere i livelli pre-pandemia, la liquidità prevista nell’ultimo Bilancio è del tutto insufficiente. E ieri pomeriggio, dopo un confronto serrato tra le parti, è arrivato il via libera alla variazione salva-Atac.

 

 

«Lo avevamo detto che quel Bilancio, fatto di tagli su tagli, avrebbe messo in crisi le aziende capitoline - evidenzia Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e Lazio, che incalza -. Ora Roma Capitale faccia presto e metta le risorse adeguate per garantire i servizi». Tuttavia, mentre appare certo il ricorso a un’ulteriore proroga del contratto - dovrebbe essere di almeno tre mesi, spiegano fonti dell’assessorato - i tempi tecnici per il via libera alla variazione sono affidati all’Assemblea capitolina. La cui produttività, negli ultimi tempi, è ridotta al lumicino a causa dei dissidi interni alla maggioranza che si manifestano con la continua mancanza del numero legale.

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