Anarchici, Roma sorvegliata speciale. Manifestazioni in tre piazze
Tre piazze con l’obiettivo di manifestare ancora a favore di Alfredo Cospito e contro il 41 bis. Oggi, a Roma, gli anarchici dovrebbero essere presenti (non è chiaro se contemporaneamente) dalle 19 a piazza Trilussa, Campo de’ Fiori e Largo Argentina. I presidi sono previsti in luoghi diversi della città e, forse, nelle intenzioni degli organizzatori potrebbero trasformarsi in cortei non autorizzati. Come sempre, in Questura non è arrivato alcun preavviso. La propaganda dell’iniziativa è stata affidata ad un volantino che invita alla mobilitazione «al fianco di Alfredo». Il mantra è sempre lo stesso: «Fuori Alfredo dal 41 bis». «Le bugie dei media servono ad abbassare la tensione - si legge nel volantino - Dopo 4 mesi di sciopero della fame, Alfredo è in gravi condizioni di salute. Lo vogliamo subito fuori dalla tortura del 41 bis». Nella Capitale il livello di allerta, già innalzato nelle scorse settimane in occasione di cortei e tensioni tra anarchici e forze dell’ordine a piazza Trilussa, rimane alto. Da settimane sono presidiati i luoghi intorno agli obiettivi sensibili. E oggi, osservati speciali saranno la Farnesina, sede del ministero degli Esteri, il centro storico e i palazzi istituzionali in genere e il ministero di Grazia e Giustizia. In questi luoghi verrà rafforzata la vigilanza, mentre non si ferma l’attività dell’Antiterrorismo che scandaglia quotidianamente chat, social e siti d’area.
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Proprio online, infatti, sarebbe stato diffuso il volantino che invita ai raduni di oggi a Roma. Le forze dell’ordine, inoltre, cercano di capire anche quante persone saranno presenti questa sera nelle tre piazze romane. Mercoledì pomeriggio, infatti, quando a piazzale Aldo Moro si è radunato un gruppo di anarchici per una «carovana solidale» fino al carcere di Rebibbia, bloccata sul nascere dalle forze dell’ordine, la manifestazione ha raccolto 60 persone. «Oggi i numeri potrebbero non essere diversi - spiegano a Il Tempo fonti dell’Antiterrorismo -. Tuttavia, il livello di allerta rimane alto anche per il rischio di azioni vandaliche da parte degli anarchici ai danni di obiettivi sensibili». Da mesi, infatti, sui siti d’area vengono pubblicate le rivendicazioni di attacchi compiuti in varie parti d’Italia e anche all’estero. Il 30 gennaio scorso, proprio a Roma vennero incendiate 5 auto nel parcheggio di una delle sedi Tim.
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L’attacco è stato compiuto in nome di Alfredo Cospito con un post nel quale si legge: «Il potere e le sue ramificazioni sono ovunque e chiunque voglia colpirlo ha solo l’imbarazzo della scelta. Agire oggi, senza attendere momenti più propizi, né scendere a compromessi, così come il potere si scaglia ogni giorno ed ogni ora contro le nostre vite, anche la rivolta dev’essere quotidiana e permanente. Affinché il fuoco della negazione divampi sempre più nelle città con un’indomabile forza per diffondere il caos nel vostro mondo fatto di ordine e repressione. Che lo stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l’inizio e più che una minaccia è una promessa». La notte del 22 gennaio, invece, ancora nella Capitale sono stati dati alle fiamme tre veicoli di PosteItaliane, Italgas e EnjoyEni: «Quest’azione vuole rispondere con ardore alla chiamata internazionale di mobilitazione per i prigionieri anarchici e rivoluzionari». L’Antiterrorismo, dunque, non esclude la possibilità di altri attacchi del genere, anche in concomitanza con le manifestazioni di piazza di oggi, che potrebbero creare non pochi disagi in luoghi frequentati il sabato sera da romani e turisti.
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